Referendum Maurizio Crozza ridicolizza Beppe Grillo: “Vota No, Di Maio diventa premier. Ma sai che forse era meglio…”

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Dicembre 2016 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA
VIDEO Maurizio Crozza è Beppe Grillo: "Se voti sì Renzi si apre un buco nero"

VIDEO Maurizio Crozza è Beppe Grillo: “Se voti sì Renzi si apre un buco nero”

ROMA – “C’è un clima da guerra civile. Anche il comitato del No parla di brogli prima di votare. Non è che uno si mette il preservativo prima dell’incontro. Aspetta almeno di vedere se te la dà”. Maurizio Crozza nella sua copertina a DiMartedì, su La7, prende spunto dal clima incandescente di questi giorni in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre e racconta i messaggi apocalittici di Beppe Grillo e Matteo Renzi.

Prima imita il leader del Movimento 5 stelle: “Se voti sì al referendum Renzi ci ammazzerà tutti i figli. Te lo giuro, li andrà a prendere davanti a scuola con un furgone. Si mette la Boschi con delle caramelle davanti allo sportello per farli entrare e poi quando entrano li polverizza tutti con il raggio laser. Belin, ma fa esplodere il mondo, Renzi. C’ha il raggio laser. I figli sono il meno, il problema è la grande esplosione. L’apocalisse. Tu non hai idea di cosa succeda se voti sì. Se vince No finisce Renzi, torna il proporzionale, si vota, non c’è la maggioranza, si vota, fanno l’inciucio, si forma il governo, ricade il governo, si va a rivotare, vinciamo noi e Di Maio diventa premier. Cosa ho detto? Ma sai che forse era meglio il buco nero”.

Poi è il turno di Renzi. Ma il refrain è sempre sui figli: “Bisogna votare sì per il futuro dei figli. Il futuro dei miei figli di sicuro è legato al referendum, perché a seconda di come va si decide se per i prossimi vent’anni saranno i figli di un premier o di un edicolante di Rignano sull’Arno”. E poi la citazione di Lucio Battisti: “A chi vota Sì io regalo una motocicletta, 10 hp, tutta cromata, è tua se voti sì. Io rischio la vita, la Boschi pure lei, ma ho personalizzato e ora son caz… miei. Non votar no”.