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Coronavirus, dalla Diamond Princess per ora scendono solo gli americani VIDEO

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Coronavirus, cittadini statunitensi lasciano la Diamond Princess

ROMA – Una trappola galleggiante, dove i contagi da coronavirus aumentano giorno dopo giorno: la nave da crociera Diamond Princess, bloccata nel porto giapponese di Yokohama da 11 giorni, è diventata un luogo da cui andar via il prima possibile. Gli unici che però fino ad ora sono riusciti a far partire i presenti a bordo sono stati gli Usa grazie ad un accordo con il Giappone.

L’Italia assicura però che nelle prossime ore dovrebbero tornare a casa buona parte dei 35 connazionali intrappolati a bordo. E per questo ha deciso di organizzare un volo che nei prossimi giorni arriverà a Yokohama. Anche altri paesi faranno lo stesso: il governo canadese ha già annunciato l’invio di un aereo.

Il numero dei contagi è salito a 355 persone sulla nave, messa in quarantena dalle autorità di Tokyo il 5 febbraio dopo che un ex passeggero è risultato positivo al virus. Settanta i nuovi casi registrati soltanto nell’ultima giornata. Un numero “elevato” che per il dipartimento della sanità giapponese rappresenta un “alto rischio d’esposizione per i passeggeri e i membri dell’equipaggio”.

“L’Italia non lascia mai soli i suoi connazionali. Lo Stato c’è e non mancherà”, ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Insieme al commissario straordinario Angelo Borrelli e al Ministro della Salute Roberto Speranza hanno deciso che, dopo aver riportato a casa il giovane studente friulano ora toccherà ai 35 della crociera. 

Anche per loro all’arrivo scatterà la quarantena, probabilmente alla Cecchignola come avvenuto per i rimpatriati da Wuhan. Domani mattina il capo della protezione civile riunirà il tavolo per decidere come farli rientrare. Il Boeing italiano potrebbe partire nei prossimi giorni, probabilmente dopo la fine della quarantena, prevista per il 19 febbraio, ma che forse potrebbe essere estesa fino al 21.

L’aereo rimpatrierà sicuramente tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio che vorranno tornare anche se alcuni, soprattutto tra chi lavora sulla nave, potrebbero scegliere di rimanere. Per ora si ragiona su ventina di connazionali da riportare a casa ma c’è anche la possibilità che siano imbarcati anche passeggeri di altri Paesi europei.

Diamond Princess, gli Usa riportano a casa i loro cittadini. Restano in Giappone i contagiati.

Intanto gli americani hanno già iniziato a riportare a casa i loro cittadini, anche se quaranta dei 400 statunitensi fatti evacuare risultano contagiati dal Covid-19. Le persone infettate saranno ricoverate negli ospedali giapponesi. Gli altri faranno rientro con due aerei negli Stati Uniti, dove saranno messi in isolamento per altri 14 giorni nella base aerea americana di San Antonio. Alcuni dei passeggeri Usa tuttavia hanno scelto di restare sulla nave. 

Troppo tardivo e poco prudente il piano di Washington, a loro parere. In particolare, chi non ha accettato l’offerta ha spiegato di ritenere assurda l’idea di dover ricominciare una nuova quarantena, dopo l’odissea vissuta a bordo della Princess.

Coronavirus, la Westerdam attracca in Cambogia.

Sembra essersi conclusa invece la vicenda dell’altra nave da crociera, la MS Westerdam, approdata in Cambogia nei giorni scorsi dopo il rifiuto di altri Paesi di farla attraccare. Le oltre 2.200 persone a bordo sono state fatte sbarcare a partire da venerdì e sono state autorizzate a rientrare nei rispettivi Paesi.

Ma tra gli ex passeggeri è già spuntato un caso di contagio: una cittadina degli Stati Uniti, tra i primi a sbarcare, è risultata positiva a un controllo sanitario, dopo essersi spostata in Malesia. 

Coronavirus, 60 mln di persone non possono uscire di casa a Hubei.

La Cina ha intanto deciso di inasprire le restrizioni per combattere l’epidemia nell’Hubei, provincia focolaio del coronavirus. A sessanta milioni di persone è stato chiesto di non uscire da casa (salvo emergenze) e l’uso di auto private è stato vietato a tempo indeterminato. Lo riporta la Bbc. Solo una persona per ogni famiglia potrà uscire, ogni tre giorni, per fare la spesa mentre negli edifici sarà aperto un ingresso, sorvegliato per garantire che solo i residenti entrino o escano. Tutti gli esercizi commerciali restano chiusi, ad eccezione di farmacie, hotel, alimentari e servizi medici.

Fonte: Ansa

 

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