Israele, razzo su Ashkelon: Netanyahu interrompe comizio e viene portato via VIDEO

 Netanyahu portato via
Israele, razzo su Ashkelon: Netanyahu interrompe comizio e viene portato via

ROMA – Un razzo è caduto su Ashkelon, in Israele, mentre in città il premier Benjamin Netanyahu stava tenendo un comizio. Il leader del Likud è stato costretto a interrompere l’evento ed è stato portato via dagli uomini della sicurezza (il video in fondo all’articolo). Dopo pochi minuti Netanyahu è tornato sul palco degli oratori “Che fare? – ha chiesto. – Loro (i gruppi armati palestinesi, ndr) non vogliono che noi vinciamo. Alla loro faccia, noi invece vinceremo”. Le sue parole, ha riferito la radio militare, sono state accolte dagli applausi del pubblico che ha scandito: “Forza Bibi”. 

Anche nel settembre scorso Netanyahu era stato obbligato ad interrompere un comizio, allora nella vicina città di Ashdod, in seguito ad un altro attacco di razzi palestinesi sparati da Gaza. In quella occasione l’attacco fu attribuito al capo militare della Jihad Islamica, Baha Abu al-Atta. Secondo gli analisti anche l’attacco odierno è stato condotto dalla Jihad islamica. Il portavoce militare ha  confermato che una batteria di difesa Iron Dome ha intercettato un razzo sparato da Gaza. In precedenza le sirene di allarme erano risuonate in una vasta zona nel sud di Israele.

Tornato sul palco, riferendosi all’episodio analogo verificatosi a settembre, Netanyahu ha detto: “Colui il quale ha sparato la volta scorsa non c’è più”. Baha Abu al-Ata è stato infatti ucciso da Israele a Gaza il novembre scorso. “Colui il quale ha cercato di mettersi in mostra oggi – ha avvertito a riguardo del nuovo missile lanciato – può cominciare a fare le valigie“.

In seguito al lancio, l’aviazione israeliana ha colpito obiettivi militari nella Striscia di Gaza. Fonti palestinesi aggiungono che è stata centrata una postazione di Hamas nel Nord della Striscia.  Un secondo attacco è avvenuto a Khan Yunes, a sud di Gaza. 

Likud alle urne, Netanyahu sfidato da Saar

Oltre centomila membri del Likud si recheranno oggi 26 dicembre alle urne per decidere, in vista delle elezioni politiche di marzo, se restare ancora sotto la guida di Benyamin Netanyahu oppure affidare adesso le redini del partito al suo sfidante, l’ex ministro degli interni Gideon Saar. Le urne si sono aperte alle 9 locali (le 8 in Italia) e si chiuderanno alle 23. L’esito del voto sarà reso noto nella mattinata di domani, venerdì 27 dicembre.

Nella sua campagna elettorale Saar ha puntato sul fatto che quest’anno, per due volte, Netanyahu non è riuscito a formare un governo a causa dello stallo nei rapporti di forze con il partito centrista Blu Bianco. Ha aggiunto che lui più di Netanyahu ha buone probabilità di uscire da quel vicolo cieco.

Il premier, da parte sua, si è detto persuaso che a marzo il Likud sotto la sua leadership saprà impedire la dispersione dei voti della destra nazionalista ed assicurarsi così la vittoria.

Fonte: Ansa 

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