Morte Margaret Thatcher: bufera Bbc per canzone “Ding Dong! La Strega è morta”

Pubblicato il 12 Aprile 2013 - 23:51| Aggiornato il 12 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA, 12 APR – Era solo una canzone innocente del film ‘Il Mago di Oz’ ma dopo la morte di Margaret Thatcher è diventata il simbolo di un Paese spaccato fra chi odia e ama l’ex premier. ‘Ding Dong! La strega è morta’ è stata scelta su Internet come inno dagli oppositori della lady di ferro e in fretta ha scalato le classifiche britanniche, compresa quella ufficiale della Bbc.

L’emittente si è quindi ritrovata di fronte al dilemma: mandarla in onda o no nella Top 40 di domenica su Radio 1? Dopo le fortissime pressioni dei conservatori, che hanno di fatto invocato la censura sul brano ”troppo offensivo”, l’emittente ha scelto un compromesso: farà ascoltare solo 51 secondi della canzone ‘proibita’, all’interno però di un servizio giornalistico in cui si spiegherà il significato politico che ha assunto quella musichetta per bambini.

E’ stato lo stesso direttore dell’emittente, Tony Hall, a spiegare che questo è  l’unico modo per evitare contrasti. Ma la morte della Thatcher e le sue esequie non fanno che scatenare polemiche. Buckingham Palace ha espresso forti dubbi sulla cerimonia funebre con tutti gli onori militari che si terrà mercoledì 17 aprile a Londra. Secondo il Guardian, gli ambienti vicini alla regina Elisabetta, che ha annunciato la sua partecipazione al funerale, criticano la scelta di onorare una figura tanto controversa con un corteo che coinvolgerà oltre 700 militari e che avrà come tema la guerra delle Falkland.

Intanto continua a definirsi la lista dei partecipanti all’evento e anche di chi non ci sarà, come -scrive il Times – George Bush senior e il figlio George W. invitati come tutti gli altri ex presidenti degli Stati Uniti in vita. Bush padre, 89 anni, non può viaggiare per motivi di salute. A rischio anche la partecipazione del tycoon di origine australiana, Rupert Murdoch, grande fan della Lady di Ferro.

Per l’Italia è atteso il presidente del Consiglio, Mario Monti. L’ambasciata italiana a Londra ha spiegato che le autorità britanniche hanno presentato l’invito per un’unica personalita’ istituzionale (l’ambasciatore, il ministro degli Esteri o il premier) a rappresentare il Paese. Smentendo così le voci di stampa secondo cui ci sarebbe stata un’estromissione voluta dell’ex premier Silvio Berlusconi.

L’agguerrito fronte degli oppositori intanto si prepara a colpire. E fra i ‘nemici’ della Thatcher è emerso addirittura un agente di polizia, costretto alle dimissioni dopo i suoi ripetuti tweet che celebravano la morte della statista. Il sergente Jeremy Scott aveva scritto che l’ex premier è scomparsa ”87 anni troppo tardi”, riferendosi all’età di ‘Maggie’. In altri messaggi ha affermato di aver sperato in una fine ”dolorosa e degradante” per la Lady di Ferro e che senza di lei il ”mondo è migliore”.

Scotland Yard ha definito i commenti ”del tutto inaccettabili”, spingendo così l’agente ad andarsene dal prestigioso corpo di polizia, che si sta preparando a manifestazioni in piazza e scontri. Già sabato 13 è previsto a Trafalgar Square, nel centro di Londra, un corteo di protesta contro l’eredità politica della Lady di Ferro, cui prenderanno parte ex minatori, movimenti anti-capitalisti, studenti, operai, gruppi d’ispirazione socialista e anarchici.