Russia, dissidente dell’era sovietica sfotte Putin: la canzone impazza sul web

Pubblicato il 8 Febbraio 2013 - 13:11| Aggiornato il 10 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – Sta facendo il giro dei siti su Internet e dei social network un video in cui il famoso cantautore e dissidente dell’era sovietica Yuliy Kim, perseguitato per la sua attività contro il regime negli anni Sessanta.

 

Come racconta il mensile ‘Sovershenno Sekretno’ (Top Secret; n.d.r.), l’esibizione del celebre bardo è avvenuta durante una serata dedicata ai diritti umani. Intitolata ‘Voce interiore’, la canzone fa parlare quella che secondo Kim è il “residuo di coscienza” di Putin.

La ‘vice interiore’, tra le altre cose, ricorda al tre volte leader del Cremlino che “ha stancato la gente”, e gli suggerisce di “mettersi sul suo migliore scooter e tornare a riposare a Pietroburgo”, la sua città natale. “Non era questo il tuo sogno, Vova”, aggiunge poi.

Chissà se anche questa volta, come in passato, il presidente russo apprezzerà l’ironia dell’artista, che l’anno scorso era stato tra i partecipanti più illustri alle proteste anti-governative. Nel 2006, nel telegramma inviato a Kim per i suoi 70 anni, Putin ne aveva apprezzato “la sincerità, la profondità e la particolare ironia” dei versi e delle canzoni.