California, è morta Susan Atkins. Nel 1968 uccise Sharon Tate, la moglie di Roman Polanski

Pubblicato il 25 Settembre 2009 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA

Susan Atkins in un'immagine anni 60

È morta in cella Susan Atkins, 61 anni, uno dei membri della setta di Charles Manson. Malata terminale per un cancro al cervello, la Atkins all’inizio di settembre si era vista negare la libertà condizionata nonostante le gravi condizione di salute. Quaranta anni fa, all’alba del 9 agosto 1968 appena 21enne, la donna aveva pugnalato a morte l’attrice Sharon Tate moglie di Roman Polanski, in quello che fu considerato il massacro più efferato del gruppo satanista.

Con la Tate all’ottavo mese e mezzo di gravidanza morì anche il suo feto. La notte successiva, gli adepti di Manson uccisero altre sette persone a Los Angeles in poche ore.

La Atkins è la prima a morire del clan di Manson. Malata di cancro dal 2008, la Atkins aveva subito un intervento al cervello e l’amputazione di una gamba. La donna, che era la detenuta da più tempo nelle prigioni californiane, lo stesso Manson, Leslie Van Houten e Patricia Krenwinkel erano stati inizialmente condannati a morte; ma la sentenza era stata commutata nel carcere a vita quando, nel 1972, la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva abolito la pena di capitale, riadottata poi dai singoli Stati, ma non dalla California.