Crisi, Fmi/ Per l’Italia il debito pubblico salirà al 121% nel 2010

Pubblicato il 22 Aprile 2009 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA

Dopo aver rivisto al rialzo il costo della crisi finanziaria, le svalutazioni entro il 2010 potrebbero raggiungere i 4.000 miliardi di dollari, di cui due terzi facenti capo alle banche, il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) afferma che «il sistema finanziario globale resta sotto un severo stress a fronte di una crisi che riguarda famiglie, aziende e banche sia nelle economie avanzate che in quelle emergenti”. “Il processo di deleveraging – aggiunge – sarà lento e doloroso nonostante le misure prese».

La crisi rende più acuti anche i problemi di bilancio dei vari Paesi. In particolare per l’Italia l’Fmi stima che il debito pubblico salirà nel 2010 al 121%, con un incremento di 15 punti percentuali dal 106% del 2008. Il deterioramento dei conti pubblici non è comunque un fenomeno limitato: in Germania il debito 2010 si attesterà all’87% con un aumento di 19 punti percentuali. In Giappone l’incremento sarà di 30 punti percentuali al 227%, mentre negli Usa il balzo sarà di 27 punti al 98%. In Francia, l’aumento sarà di 13 punti percentuali all’80%.