Effetto Brexit: niente pomdori? mangiate rape, come Maria Antonietta (quella dei cornetti invece del pane)

Effetto Brexit: niente pomdori? mangiate rape, entro il 2030 UK peggio dei polacchi, Governo come Maria Antonietta (quella dei cornetti invece del pane)

di Giampaolo Scacchi
Pubblicato il 5 Marzo 2023 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA
brexit

Effetto Brexit: niente pomdori? mangiate rape, come Maria Antonietta (quella dei cornetti invece del pane)

Effetto Brexit, in Inghilterra mancano i pomodori, il Governo dice: Mangiate rape, mentre la Gran Bretagna sarà “più povera della Polonia” entro il 2030, sostiene Keir Starmer, leader laburista inglese.

In una conferenza stampa Starmer ha illustrato le linee guida della sua politica economica, le uniche, sostiene, in grado di rilanciare la crescita del Paese dopo Brexit.

Il pericolo, afferma, senza una visione che vada oltre una politica dei bassi salari e delle alte tasse, è che la Gran Bretagna venga superata da paesi come Polonia, Ungheria e Romania nei prossimi venti anni.

L’analisi laburista arriva dallo studio dei dati della Banca Mondiale secondo il quale le prospettive di ricchezza del paese sono destinate a fallire. Questo avverrebbe nel caso in cui il prodotto interno lordo (PIL) pro capite del Regno Unito continuasse a crescere ad un tasso simile, pari allo 0,5% in termini reali, a quello registrato tra il 2010 e il 2021. Dati messi a confronto con il 3,6% della Polonia, il 3% dell’Ungheria e il 3,8% della Romania nello stesso arco di tempo.

Starmer ha parlato di cinque missioni sulle quali concentrare l’azione del Partito Laburista per rilanciare la crescita e il progresso dopo Brexit, per impedire che i giovani, nelle grandi città, non abbiano altra scelta che andarsene. Una fuga di cervelli verso Lione, Monaco e Varsavia. Un futuro che il paese in declino per le politiche miopi dei Tories non si merita.

Intanto in Gran Bretagna è crisi alimentare. In un anno i prezzi dei cibi di prima necessità hanno subito un aumento del 30%, l’inflazione alimentare è ormai sopra al 16% e il governo inglese suggerisce ai suoi cittadini, attraverso le parole del Segretario all’Ambiente Therese Coffey, di mangiare rape, sottolineando che la carenza di frutta e verdura potrebbe durare ancora mesi.

I grandi distributori come Tesco, Asda e Morrison hanno dichiarato che dovranno limitare le quantità di cibo fresco che i clienti potranno acquistare nei loro negozi data la scarsità di molte verdure come pomodori, cetrioli, lattuga, peperoni, broccoli, cavolfiori, lamponi e lattughe e alcune varietà di frutta.

Therese Coffey si difende dagli attacchi affermando che la situazione è già stata discussa con i rivenditori e ritiene che stia evolvendo positivamente. Si cercano strategie affinché questa crisi non debba più ripetersi, afferma. Allo stesso tempo aggiunge, tra lo sconcerto generale, che le persone dovrebbero lavorare di più se hanno problemi a pagare il cibo e che in ogni caso le condizioni metereologiche insolite hanno contribuito a peggiorare la situazione.

La ministro è stata fortemente contestata alla Camera dei Comuni, soprannominata dai laburisti “Calamity Coffey” e fischiata dopo il discorso tenuto alla conferenza della National Farmers Union (NFU). Discorso, definito oltraggioso, durante il quale ha affermato, rivolgendosi agli agricoltori, di non poter controllare il clima in Spagna.

In difesa della Coffey è intervenuto il ministro dell’Ambiente Mark Spencer, mentre Selaine Saxby, deputato conservatore, chiede se la strada da percorrere possa essere quella di scegliere una linea di alimentazione stagionale autoctona in considerazione del fatto che ci sono ottimi prodotti alimentari disponibili anche in questo momento.

Therese Coffey ha sottolineato subito dopo come molte persone del Regno Unito mangerebbero rape piuttosto che alimenti importati come i pomodori ma capisce che la richiesta dei cittadini è poter scegliere tutto l’anno cosa e come mangiare.

Parole che hanno evidenziato sempre di più l’inadeguatezza del governo a affrontare i prolemi di Brexit secondo la deputata LibDem Christine Jardine. Governo che ha fallito sul piano economico, sanitario e oggi alimentare.  Jardine sottolinea come l’allarme sociale sia molto elevato anche in assenza di un piano governativo per affrontare l’emergenza.

Rachael Maskell e Nadia Whittome, deputate labouriste, richiamano l’attenzione sulla situazione delle banche alimentari a sostegno delle famiglie più colpite che stanno ormai esaurendo le scorte. Definiscono scioccante la posizione del ministro dell’Ambiente che scarica sulle persone povere la responsabilità della scarsità alimentare perché dovrebbero lavorare più ore e rimediare così il nutrimento per la famiglia. Mentre il vicepresidente dei conservatori Lee Anderson ha dichiarato come chi usufruisce dei banchi alimentari dovrebbe imparare a preparare i pasti spendendo 30 centesimi.

John Allan, presidente di Tesco, ha detto che molte imprese accoglieranno con favore l’impegno dei laburisti a raggiungere una crescita economica sostenuta e si sono detti disponibili a lavorare insieme per redigere un piano dettagliato in grado di essere esecutivo già dal primo giorno di governo se i laburisti dovessero vincere le elezioni.

La risposta da parte dei Tories non si è fatta attendere. Secondo il suo presidente, Tory Greg Hands, il piano di governo dei laburisti è destinato a fallire perché contiene 90 miliardi di sterline di spese senza copertura finanziaria e che quindi porterebbe ad un forte indebitamento del paese. Ha proseguito affermando che quando i Tories vinsero le elezioni trovarono le casse vuote, un debito che stava aumentando vertiginosamente e la disoccupazione alle stelle.