L’Organizzazione mondiale della sanità: “Nei Paesi in via di sviluppo, inutile l’omeopatia per curare l’Hiv, la Tbc e la malaria”

Pubblicato il 21 Agosto 2009 - 18:36 OLTRE 6 MESI FA

omeopatiaLe persone con infezioni gravi quali Hiv, Tbc e malaria non dovrebbero usare le cure omeopatiche, mette in guardia l’Organizzazione mondiale della sanità.

L’ente si è espresso in tal senso rispondendo alle richieste di alcuni ricercatori che temono che la diffusione dell’omeopatia nei Paesi in via di sviluppo possa mettere a rischio la salute e la vita di persone gravemente malate. In una lettera all’Oms dello scorso giugno, medici inglesi e africani avevano scritto: «Chiediamo all’Oms di condannare la promozione dell’omeopatia come cura per Tbc, diarrea infantile, influenza, malaria e Hiv. L’omeopatia non protegge e non cura le persone da queste malattie. Chi di noi lavora nelle zone rurali, tra le popolazioni più povere, ha già tante difficoltà a portare gli aiuti medici di cui c’è bisogno. Se l’omeopatia si sostituisce alle cure tradizionali, perdiamo delle vite».

È il gruppo “Voice of Young Science Network” a scrivere ai ministri della Sanità dei Paesi poveri invitandoli ad accogliere il parere dell’Oms. Gli esperti di tubercolosi dell’ente hanno risposto dichiarando che l’omeopatia “non trova posto” fra le cure contro la Tbc. Secondo l’esperto britannico, il dottor Robert Hagan della University of St Andrews e membro di Voice of Young Science Network, «i governi di tutto il mondo devono riconoscere il pericolo insito nel promuovere l’omeopatia per curare malattie che mettono a rischio la vita».

L’omeopatia si sta diffondendo nei Paesi poveri come cura alternativa non solo alla Tbc ma anche ad altre malattie, come la diarrea infantile. Anche in questo caso l’Oms afferma: «Non abbiamo prove che l’omeopatia sia d’aiuto. L’omeopatia non cura e non previene la disidratazione, che è invece il primo nemico da combattere in caso di diarrea».

Conclude il dottor Nick Beeching, specialista di malattie infettive del Royal Liverpool University Hospital: «Infezioni come la malaria, l’Hiv e la tubercolosi hanno un alto tasso di mortalità ma possono essere controllate con una serie di medicinali ormai ben sperimentati, su cui abbiamo abbondanti dati scientifici. Sull’omeopatia non abbiamo alcuna prova che possa curare efficacemente queste infezioni e credo sia irresponsabile da parte di un medico promuoverla al posto delle cure tradizionali per malattie così gravi».