Russia/ Ribelli ceceni rivendicano su internet gli attentati alla centrale idroelettrica siberiana e al posto di polizia in Inguscezia. Altre due esplosioni a Grozny, 5 vittime

Pubblicato il 21 Agosto 2009 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA

centraleCinque vittime oggi a Grozny, capitale della Cecenia, causate da due esplosioni ravvicinate. Il numero delle vittime è stato fornito dal ministero dell’intero ceceno. Secondo l’agenzia Itar-Tass, una delle esplosio sarebbe stata provocata da un attentatore suicida in bici, che si sarebbe fatto esplodere davanti ad una sede della polizia, uccidendo due agenti.

Nel frattempo, ribelli ceceni hanno rivendicato su un sito internet sia l’incidente alla grande centrale idroelettrica russa di Sayano-Shushenskaya, in Siberia, del 17 agosto, sia l‘attentato in Inguscezia, alla sede centrale della polizia, avvenuto nello stesso giorno.

La centrale di Sayano-Shushenskaya è la più grande del Paese e la quarta al mondo: nell’incidente di lunedì sono morte almeno 26 persone e altre 49 sono tuttora disperse. I ribelli separatisti islamici ceceni affermano di aver causato il disastro alla centrale siberiana utilizzando una granata anticarro.

«Sia gloria a Dio! Il 17 agosto attraverso i nostri sforzi un’operazione sovversiva è stata compiuta in Khakassia alla diga di Sayano-Shushenskaya», si legge in una lettera pubblicata dal sito e firmata dal sedicente gruppo “Battaglione dei Martiri”. «Nella sala macchine – dice il messaggio, pubblicato sul sito www.kavkazcenter.com – siamo riusciti a piazzare una granata anticarro con un timer, la cui deflagrazione ha provocato danni maggiori di quelli che ci eravamo immaginati».

I guerriglieri ceceni hanno rivendicato anche l’attentato compiuto da kamikaze, sempre lunedì, nella sede centrale della polizia a Nazran, in Inguscezia, che ha causato la morte di 25 persone e il ferimento di varie decine. Lo si legge nella lettera, diffusa ancora dal sito Kavkazcenter.com, che ha ricevuto una mail dai sedicenti responsabili del blitz.

Intanto, la procura federale russa sostiene che non c’è alcuna prova di sabotaggio della centrale idroelettrica di Sayano-Shushenskaya. Secondo Vladimir Markine, il portavoce della procura, «nel quadro dell’inchiesta, vengono verificate diverse opzioni per l’origine dell’incidente. Tuttavia, la versione che sia stato un attentato non è stata confermata. Gli artificieri del Fsb non hanno scoperto tracce di esplosivo sul luogo dell’incidente».