Matteo Renzi in diretta tv Rai? Da Berlusconi. Camilla Fabbri: “Invidia di M5S”

Pubblicato il 23 Aprile 2014 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi in diretta tv Rai? Da Berlusconi. Camilla Fabbri: "Invidia di M5S"

Camilla Fabbri: le critiche di M5S alla pretesa di Renzi di giovare a pallone in diretta Rai alla vigilia delle elezioni europee sono strumentali e frutto di invidia

La passione del Pd per Matteo Renzi sta generando un insopportabile conformismo. Ecco un esempio.

Renzi vuole la diretta tv Rai per la partita del cuore in cui giocherà, con grandi del calcio di ieri come Roberto Baggio e Gabriel Omar Batistuta, a pochi giorni dalle elezioni europee.

La cosa viola una legge, quella della par condicio, che è sempre stata invocata, almeno una parte del Pd e della sinistra, quella meno inginocchiata davanti a Berlusconi.

Ci sono reazioni, poche, nei giornali, alza lo scudo il presidente della Commissione di vigilanza parlamentare sulla Rai, Roberto Fico, con piena ragione.

Ma la senatrice Camilla Fabbri del Pd, componente della commissione Vigilanza Rai e una carriera tutta politica, non si interroga sulla sostanza, se sia giusta o sbagliata la pretesa di Renzi, se Roberto Fico abbia o no ragione. Si indigna e basta, perché l’uscita di Roberto Fico è solo parte di una “campagna” contro Renzi:

“La polemica del presidente Fico e del Movimento 5 Stelle [di Beppe Grillo] in merito alla partecipazione del presidente del Consiglio alla partita del Cuore è puramente strumentale. Utilizzare a fini polemici ed elettoralistici un’iniziativa che, da sempre, è conosciuta per i suoi scopi benefici, testimonia che Renzi infonde timore anche a Grillo.

“Ogni giorno il comico del Movimento 5 Stelle e i suoi seguaci cercano ogni pretesto per attaccare il Pd, il Governo e il premier. Il fatto, poi, che tutti i sondaggi diano il Partito democratico in grande vantaggio sta facendo perdere lucidità anche al guru Casaleggio, dal cui cilindro escono quotidiane quanto assurde campagne di stampa pur di recuperare terreno. Si rassegnino. Ormai gli italiani hanno compreso chi rappresenta davvero il cambiamento e certamente la comunicazione ossessiva contro il presidente del Consiglio non farà cambiare idea agli elettori”.

Una volta si parlava di “cervelli all’ammasso”. Prima ancora si diceva che il Duce ha sempre ragione. Dante diceva “serva Italia”.

Oggi, più semplicemente, vien da chiedersi: e se ci avesse provato Berlusconi? Non vale la risposta che Berlusconi aveva cinque reti tv al suo servizio, perché quella era una anomalia, una vergogna mondiale.

Dalla sinistra no, dal partito egemone della sinistra no: deve essere come la moglie di Cesare, scendere sul piano, peraltro inarrivabile, per fortuna nostra, di Berlusconi, fa solo perdere quella superiorità morale che da quasi 40 anni è l’argomento vincente presso una larga massa di elettori.