“Moretti offende il decoro del Papa”: il sito Pontifex denuncia il regista

Pubblicato il 18 Aprile 2011 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Offesa all'onore o al prestigio del Papa. E' l'oggetto della denuncia presentata dal sito cattolico tradizionalista Pontifex contro Nanni Moretti per il suo 'Habemus Papam'. ''Ora basta'', dice l'animatore del sito Bruno Volpe, che stamane ha depositato denuncia alla Questura di Bari. Intanto, il film di Moretti ha suscitato gli strali dei Papaboys, che lo definiscono ''deludente, grottesco e offensivo'' e secondo cui ''farlo uscire in prossimita' della Pasqua e' un'offesa al Cristianesimo''. La denuncia che verra' esaminata comunque a Roma, riguarda la supposta violazione dell'articolo 278 del codice penale, in combinato disposto con l'articolo 8 dei Patti Lateranensi, che punisce con la reclusione da uno a cinque anni chi offende l'onore o il prestigio del presidente della Repubblica, estendendo tale tutela anche al Papa. ''Il film – dice Pontifex – non menziona mai la persona fisica del Pontefice, ma dall'insieme del racconto emerge con evidenza la parodia dell'attuale Papa e comunque il disonore alla figura del Romano Pontefice, anche nella caricaturale figura del candidato cardinale tedesco del Conclave''. Il sito ha sporto denuncia anche contro il produttore Domenico Procacci, la co-produttrice Rai ''nella persona del suo presidente'', nonche' contro il conduttore Fabio Fazio che ieri sera ha ospitato Moretti ''senza contraddittorio, abusando del servizio pubblico''. E se la prende anche con Luciana Littizzetto che a ''Che tempo che fa'' ''sistematicamente offende la religione cattolica, e usa un linguaggio volgare e scurrile in fascia protetta senza che la Rai sia mai corsa ai ripari''. ''Non potevamo aspettarci opere d'arte da Nanni Moretti, e questo e' chiaro – dice Daniele Venturi, presidente dell'associazione Papaboys -. Ma doversi trovare a vedere un filmetto di seconda categoria che sa di cine-uovo (per i cine-panettoni c'e' il periodo natalizio) proprio non ce lo aspettavamo. Non c'e' niente in questo film, zero via zero, un niente nascosto dietro ad un tentativo di fare 'cassetta' sfruttando le imminenti festivita' della Santa Pasqua ed a scapito dell'intelligenza e della sensibilita'''. ''Duemila anni di storia – aggiunge – non si piegano neanche di mezzo millimetro di fronte ad un tentativo esasperato che puzza di illuminismo francese, di allagare una stanza, quella della sensibilita' e del buon gusto, con acqua stagnante, con una storiella neanche tanto originale, di un pontefice in piena crisi di personalita' che abbandona il suo posto''.