Inghilterra: sì alle donne vescovo dalla Chiesa anglicana

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Luglio 2014 - 20:20 OLTRE 6 MESI FA
Inghilterra: sì alle donne vescovo dalla Chiesa anglicana

L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby (Foto Lapresse)

LONDRA – La Chiesa di Inghilterra dice sì alle donne vescovo. Il sinodo generale ha votato in favore della riforma storica, dopo il no, per soli sei voti, nel 2012. Questa volta è stata invece raggiunta la maggioranza dei due terzi in ognuna delle tre Camere che compongono il sinodo (vescovi, clero e laici).

Ci sono state grida di giubilo quando è stato pronunciato il risultato della votazione finale nell’Università di York. La riforma ha di fronte ora alcuni passaggi del suo iter considerati come formali, come il via libera del Parlamento e il sigillo apposto dalla regina Elisabetta, dal momento che la Chiesa di Inghilterra è Chiesa di Stato.

Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e primate della chiesa d’Inghilterra, la prima donna a capo di una diocesi sarà ordinata entro il 2015.

Prima del voto aveva lanciato un accorato appello ai vertici ecclesiastici, rivolgendosi ai tradizionalisti e assicurandoli di andare incontro anche alle loro esigenze. Per Welby non è stato facile convincerli, in particolare la componente laica, che voleva limitare la presenza femminile ai ruoli di vicario e reverendo.

“E’ un grande giorno per la Chiesa e per l’eguaglianza”, ha commentato il premier britannico David Cameron, da sempre grande sostenitore di questo storico cambiamento e che aveva appoggiato in questo senso il forte impegno dell’arcivescovo di Welby.

L’Inghilterra arriva però con ampio ritardo sugli altri Paesi. Ci sono già donne vescovo anglicane negli Stati Uniti, in Australia, Canada, Irlanda. La chiesa inglese ha ordinato le prime donne prete nel 1994. Ora rappresentano un terzo del clero. Secondo gli esperti, ci potrebbe essere un’onda rosa di ‘vescove’ nei prossimi mesi, dato che diverse diocesi, come quelle di Nottingham, Newcastle e Oxford dovranno rinnovare i loro vertici.