La Romania brucerà vivi 2 milioni di cani randagi: un business milionario

Pubblicato il 24 Giugno 2011 - 19:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – In Romania stanno per essere bruciati vivi, su ordine del governo, 2 milioni di cani randagi. Lo sterminio degli animali avverrebbe grazie ad una legge (PL 912), al momento non ancora approvata, che vieta alle organizzazioni senza fini di lucro di entrare nei canili pubblici per verificarne la gestione e limita l’adozione dei cani che si trovano nelle strutture. Ma soprattutto che fa sì che tutti i cani randagi trovati in strada vengono presi , sedati sul posto con un’iniezione, e poi buttati in un inceneritore e bruciati vivi.

I leader dei gruppi parlamentari, la coalizione al governo (Partito democratico liberale di centrodestra e Unione democratica degli ungheresi) e i tre partiti di opposizione hanno deciso che sarà la Commissione per l’amministrazione pubblica a dover ridiscutere la legge nelle prossime settimane e a prendere una decisione. Ma si tratta solo di un rinvio.

Su Facebook circola una petizione al Parlamento europeo per bloccare la legge. Ma le firme raccolte sono 20.570 su un milione necessario. E il governo romeno ha deciso di non accettare più alcuna firma da inviare a Bruxelles.

Come fa notare il Fatto Quotidiano, in Romania quello dello sterminio dei cani randagi è un business da milioni di dollari. I primi a guadagnarci sono gli accalappiacani: se qualcuno vuole salvaguardare il proprio amico a quattro zampe deve pagare loro 25 euro.

Poi c’è il giro di canili, sterilizzatori e uccisori dei cani, compiti affidati dallo Stato a partner o ad aziende che richiedono cifre esorbitanti. Il costo medio della cremazione di un cane è di circa 15 euro al chilo. Sulla carta il chilo si moltiplica misteriosamente fino a decuplicarsi. Questo significa che i 2 milioni di cani randagi che verrebbero uccisi con la nuova legge  farebbero guadagnare alle aziende dai 30 ai 300 milioni di euro. Ovviamente dopo una cremazione. Cioè dopo essere stati bruciati vivi.

A Bucarest nel periodo 2001-2007 sono stati spesi quasi 9 milioni di euro per uccidere 144mila cani (62 euro ad animale). La sterilizzazione invece costa solo 20-25 euro a cane. Forse questo è il motivo perché politici e aziende non hanno interesse perché il randagismo sia interrotto.