Uccide la figlia di 3 anni “colpevole” di aver interrotto un rapporto: condannata a 15 anni per omicidio colposo

di Caterina Galloni
Pubblicato il 15 Agosto 2021 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA
Nicola Priest e Callum Redfern

Nicola Priest e Callum Redfern

Uccide la figlia di tre anni perché aveva interrotto un rapporto ses*uale con il compagno e dopo un mese dall’infanticidio pubblica un assurdo video su TikTok in cui dice “ho fatto un casino”. Nicola Priest, 23 anni, è stata condannata a 15 anni per omicidio colposo.

Il 9 agosto 2020, la figlia Kaylee-Jayde era stata trovata morta con delle ferite al torace e all’addome, nell’appartamento in cui viveva a Birmingham. Anche il fidanzato di Priest, Callum Redfern, 22 anni, è stato condannato a 14 anni per omicidio colposo. Entrambi hanno ucciso la piccola perché li aveva interrotti durante un rapporto.

Uccide la figlia e pubblica su Tik Tok un video: “Ho fatto un casino”

La vicenda la racconta il Daily Mail. Un mese dopo aver ucciso la figlia, Priest aveva aperto un account su TikTok. In un video nauseante Priest abbassa la testa come per mostrare vergogna e sembra asciugare le lacrime, accompagnata da una canzone in sottofondo. La giovane poi pronuncia le parole della canzone: “Mi dispiace mamma e papà. So di aver fatto un casino. Avrei dovuto fare, avrei dovuto fare di meglio”. In altre clip, pubblica strani tributi alla figlia, e poi sposta la sua attenzione su balli diventati virali.

La mamma e il fidanzato condannati per omicidio colposo

Priest e Redfern sono stati condannati per omicidio colposo, in Tribunale è emerso che la sciagurata madre ha chiamato il servizio di emergenza solo dopo che la bambina era morta. E’ stata condannata a 15 anni per omicidio colposo e a tre anni per crudeltà su minori. Il giudice Foxton ha dichiarato: “La sera dell’8 agosto, Redfern è andato a casa di Priest. Avete fatto ses*o mentre la bambina voleva restare sveglia e giocare. Non ci sono prove dirette di quello che è successo in seguito. A causa del pestaggio Kaylee si è sentita male più di una volta”.

Rivolgendosi a Priest ha detto: “Hai perso le staffe ed è chiaro che partecipavi a quell’aggressione. Sapevate entrambi di aver ferito gravemente Kaylee. E ha aggiunto: “Ma non hai fatto nulla per chiedere un aiuto. Una chiamata tempestiva avrebbe potuto salvare la vita di Kaylee. Entrambi, durante gli intorrogatori, avete mentito ripetutamente”.

“Dalla gravità delle ferite è chiaro che c’era l’intenzione di causare seri danni. Le ferite sono state provocate da una feroce aggressione”. Dopo la condanna, il padre di Redfern, Andrew, ha bollato Priest come una “madre malvagia” e ha aggiunto che “non merita di avere figli”. Ha dichiarato che il figlio è stato fuorviato da Priest ed “è rimasto coinvolto”.

Gli ultimi momenti prima dell’uccisione di Kaylee-Jayde Priest sono stati ripresi da agghiaccianti filmati della telecamera a circuito chiuso. Nel filmato, riprodotto in Tribunale, si vede Kaylee-Jayde insieme alla madre mentre stanno nell’ascensore del condominio dove vivevano a Kingshurst House, Solihull.

Nel video emerge il totale disinteresse di Priest per la figlia. Si guarda ripetutamente allo specchio, controlla il telefono mentre la piccola di tanto in tanto guarda la mamma. Il 24 luglio, giorni prima della morte di Kaylee, Priest aveva scritto un messaggio a Redfern in cui forse già si preannunciava la tragedia:

“La ucciderò … perché continua a uscire dal soggiorno o ad andare in cucina, poi le ho dato uno schiaffo perché aveva fatto la cacca nel pannolino”. La risposta di Redfern:”Bene, dagliene uno da parte mia”. “Lo farò, babe”, aveva replicato Priest. Tre giorni dopo, Redfern ha inviato un messaggio alla fidanzata:”Terrò lontana la mocciosa… sono stufo di tua figlia”.