A scuola di Jihad: smantellata la rete in Italia

Pubblicato il 23 Aprile 2012 - 16:24 OLTRE 6 MESI FA

CAGLIARI, 23 APR – L'addestramento attraverso la parola, con la traduzione di manuali operativi su come costruire ordigni nella cucina di casa, oppure sulla pianificazione di attentati usando le mappe interattive disponibili online che indicano anche la presenza delle telecamere cittadine. E' un'operazione ad ampissimo raggio quella dell'antiterrorismo della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, coordinata dal pm Danilo Tronci, e della Digos della Questura del capoluogo, che questa mattina ha portato all'arresto a Pesaro di Andrea Campione, operaio di 28 anni, su ordine di custodia cautelare firmato dal Gip Cristina Ornano.

Dieci gli indagati, tra cui un insegnante cagliaritano convertito all'islam ritenuto un elemento di spicco della rete: sarebbe lui il legame tra i teorici jihadisiti internazionali e la rete italiana. L'operazione ha portato a perquisizioni anche a Cuneo, Milano, Brescia, Pesaro, Salerno e Palermo. Per gli investigatori della Digos sarda, guidati dal primo dirigente Alfonso Poverino, la rete che si sviluppava su internet puntava al proselitismo della jihad islamica, ma soprattutto alla divulgazione di testi operativi di Al Qaida: durante le perquisizioni nelle varie citta' e' stato trovato anche un video di un attentato kamikaze, piu' altro materiale utile per l'inchiesta. ''La jihad non e' solo violenza – hanno detto gli investigatori durante la conferenza stampa in Questura – ma anche il proselitismo e la ricerca di adepti disposti al sacrificio''.

Due, secondo gli uomini della Digos, i giovani che avrebbero subito il fascino della dottrina che esaltava il suicidio, gli attentati e il sacrificio estremo per la causa islamica, ma non ci sarebbero comunque atti preparatori di attentati. A far decollare l'inchiesta cagliaritana e' stata una segnalazione arrivata dalla Procura di Torino in merito all'attivita' svolta su internet dal docente cagliaritano ora indagato per apologia, ai sensi dell'articolo 270 quinques varato nel 2005 proprio per contrastare il terrorismo internazionale in Europa.

Nella stessa indagine, il 15 marzo, era stato arrestato a Brescia anche Mohammed Jarmoune, che progettava l'attentato alla moschea di Milano, cosi' come la Procura di Cagliari ha ordinato l'oscuramento di alcuni siti internet che erano diventati punti di ritrovo e smistamento di materiale informativo: tra questi anche manuali su come costruire ordigni in casa, fare omicidi o organizzare attentati.

Complimenti alla Digos per l'attivita' investigativa durata due anni sono arrivati dal Questore di Cagliari. Dei dieci indagati, oltre al docente sardo e all'operaio arrestato a Pesaro perche' stava per partire per il Marocco, si conta anche una coppia sposata di Brescia.