Oderzo. Bimba annegata nel fiume, la madre: “Pensavo a un rapimento”

Pubblicato il 18 Aprile 2010 - 18:15 OLTRE 6 MESI FA

“Quando mi sono separata dal padre di Giuliana, la bambina era stata affidata a lui di comune accordo. Quella sera la bambina era con me. Il mio primo pensiero è stato che qualcuno l’avesse rapita perché era molto bella. Non so perché mi abbiano accusata, ero responsabile della bambina e questa colpa me la porterò sempre dentro, ma non l’ho uccisa io”: queste alcune delle dichiarazioni rese alla trasmissione Mediaset ‘Domenica cinque’ da Simone Moreira, la donna brasiliana accusata di aver causato la morte della figlia di due anni e mezzo, annegata nel fiume Monticano a Oderzo (Treviso) il 2 settembre dell’anno scorso.

“Io non ho mai avuto momenti di depressione e non ho mai tentato il suicidio”, ha spiegato. “Quando ero in carcere pensavo solo a cosa poteva essere successo quella sera. Ho pensato che forse Giuliana avesse visto qualcosa che ha attirato la sua attenzione ed è rotolata in acqua. Il padre di Giuliana e la sua famiglia non mi hanno mai creduto perché in passato abbiamo avuto dei problemi e loro non mi hanno perdonato”. “Appena sono uscita dal carcere – ha detto ancora – sono andata a trovare la mia bambina al cimitero. Io aspetto la giustizia, perché non avrei mai fatto volontariamente male a mia figlia. La mia unica colpa – ha concluso – è quella di averla persa di vista quei pochi minuti”.