Laura Petrolito, durante i funerali incendiata la casa di Paolo Cugno

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Marzo 2018 - 08:39 OLTRE 6 MESI FA
E' stata incendiata la casa di Paolo Cugno a Canicattini Bagni

Laura Petrolito (Foto da Facebook)

SIRACUSA – Per fortuna la famiglia di Paolo Cugno aveva lasciato la sua casa di Canicattini Bagni (Siracusa) dopo che il figlio era stato arrestato e aveva confessato di aver ucciso e gettato in un pozzo artesiano la compagna, la ventenne Laura Petrolito. Perché in quella casa giovedì 22 marzo qualcuno ha gettato una bottiglia molotov, scatenando un incendio.

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Il rogo è scoppiato proprio mentre stava per iniziare il funerale della giovane mamma, uccisa sabato 17 marzo con sedici coltellate e poi gettata in un pozzo nelle campagne di Canicattini Bagni. I vigili del fuoco hanno spento le fiamme. La casa era disabitata perché domenica la famiglia Cugno si è trasferita, proprio nel timore di atti di ritorsione come quello che si è verificato durante i funerali di Laura.

Funerali molto partecipati, celebrati dall’arcivescovo di Siracusa. “Chiediamo al Signore che dia a Laura la vita eterna e susciti nell’animo di colui che è stato la causa di questa morte vero pentimento. Chiediamo al Signore che anche i nostri sentimenti siano quelli di Cristo Gesù”, ha detto monsignor Salvatore Pappalardo durante l’omelia.

Nella chiesa madre di Canicattini Bagni, l’arcivescovo si è rivolto a tutto il paese. Migliaia le persone presenti dentro la chiesa e fuori. “Ci siamo chiesti il perché di tanta violenza e il perché di tanta sofferenza. E voi tutti avete vissuto con particolare partecipazione emotiva questi eventi tragici. Ma adesso ci troviamo in chiesa. Abbiamo iniziato questa celebrazione con il segno della croce riconoscendoci figli di quell’unico Padre”.

Il presule ha indicato come esempio “Gesù che pone la sua vita sulla croce per noi uomini. Gesù morente chiede il perdono per i suoi crocifissori. Dobbiamo credere all’amore di Dio e dobbiamo consegnarci nelle mani di Dio. L’importante è sperimentare nella nostra vita l’amore di Dio che ci porta ad amare il nostro prossimo”.

La bara è stata portata in chiesa in processione. All’uscita del feretro tanti palloncini bianchi e rossi a forma di cuore, con frasi scritte dalle amiche di Laura, sono stati liberati in cielo.