Roma: paziente di 82 anni muore dopo 21 ore al pronto soccorso del San Camillo

Pubblicato il 1 Agosto 2011 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Classificata come codice verde, “è rimasta per ventuno ore su una sedia rotelle al pronto soccorso del San Camillo”, a Roma ed è morta dopo 48 ore per un’emorragia cerebrale, il 16 luglio alle 17,45. A denunciarlo è la figlia, Antonella Marcellini, 47 anni, che denuncia al Messaggero: “Non vogliamo soldi, non vogliamo nulla, vogliamo solo fare sapere come si muore negli ospedali romani. È l’unico modo per ricordare nostra madre». E aggiunge: «Ha vissuto le sue ultime ore in modo indegno, insieme a decine di altre persone sofferenti ammassate in pronto soccorso, senza che i medici per molte ore la visitassero”. Licia Puglielli, 82 anni, era su una sedia a rotelle per una neuropatia diabetica. Abitava al quartiere Portuense con il marito di 86 anni.

“Comprendo il dolore delle figlie”, replica il direttore generale dell’ospedale Aldo Morrone. “Purtroppo – aggiunge – la signora aveva una condizione molto difficile, non solo per l’età: l’obesità, il diabete, la neuropatia. Appena arrivata aveva la tipica condizione del problema cardiaco, le è stato fatto l’elettrocardiogramma, anche alla luce dell’ischemia cardiaca che aveva avuto in passato. Quando è stata sottoposta alla Tac è emersa una emorragia cerebrale. È stata visitata dal neurochirurgo e purtroppo non era possibile operare”. Perchè fare trascorrere una notte su una sedia a rotelle a una donna di 82 anni? “Aveva problemi a respirare, la lettiga non sarebbe stata la scelta migliore”, spiega il dg.

“Va aperto subito un fascicolo sulla situazione drammatica in cui versano i pronto soccorso dei grandi ospedali romani e del Lazio. Chiedo lo facciano subito le Commissioni parlamentari presiedute da Leoluca Orlando e Ignazio Marino. Intervengano il Prefetto e la magistratura. Gli organi istituzionali che dovrebbero farlo infatti sono latitanti anche se ne portano per intero la responsabilità politica e amministrativa”, affermano i consiglieri regionali del Pd nel Lazio Enzo Foschi e Tonino D’Annibale.