Roma: scontri studenti-polizia sul Lungotevere, lanciati lacrimogeni (foto)

Pubblicato il 14 Novembre 2012 - 16:45 OLTRE 6 MESI FA

(Foto Blitz Quotidiano)

ROMA – A pochi metri dalla Sinagoga, vicinissimo il ministero di Grazia e Giustizia, nei pressi anche del Vaticano. Questo il teatro degli scontri sul Lungotevere, all’altezza di Ponte Sisto, tra forze dell’ordine e il corteo degli studenti. Tutto è cominciato con un fitto lancio di pietre e bottiglie contro la polizia. I manifestanti prima di essere caricati si erano chiusi a ”testuggine” con i scudi di gommapiuma e i caschi. Poi il lancio di oggetti e la carica. Per disperdere il corteo lanciati anche dei lacrimogeni. Rovesciati molti piccoli cassonetti di ghisa usati contro le forze dell’ordine e come scudo. Le forze dell’ordine sono quindi avanzati con alcuni blindati mentre i manifestanti arretrano verso la Sinagoga.

Ciò che rimane dopo gli scontri è un trionfo di auto con specchietti rotti, segnali stradali e cassonetti rovesciati. E una strada piena di bottiglie, sassi e residui di petardi. Il bilancio è di 60 manifestanti bloccati dalle forze dell’ordine: si tratta di ragazzi che hanno partecipato ai lanci di bombe carta e altri oggetti contro le forze dell’ordine su Lungotevere sia all’altezza di Via dei Pettinari che di Via Arenula.

Molti ragazzi si sono poi ritirati verso Porta Portese dispersi dall’avanzata dei blindati. Per disperdere il corteo degli studenti sul Lungotevere sono state usate anche delle jeep blindate che hanno tentato di aprire la testa del corteo e disperdere così i manifestanti. Nel corteo erano presenti anche molte studentesse minorenni, le più spaventate.
Piange anche una madre mentre cerca il figlio durante gli scontri sul Lungotevere. Durante la carica la signora si è infilata nel corteo, noncurante degli scontri, e ha iniziato a chiamare il nome del figlio. Nel corteo degli universitari c’erano infatti anche molti studenti delle scuole superiori.
Alemanno contro i cortei. ”La presenza di tutti questi cortei è inaccettabile. Si sapeva che Roma andava incontro ad un’emergenza legata al maltempo e alla piena del Tevere”. Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, risponde alle domande dei giornalisti sui numerosi cortei che attraversano la capitale.