Stefano Leveratto, maratoneta morto a 44 anni: persi 50 kg

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2015 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA
Stefano Leveratto, maratoneta morto a 44 anni: persi 50 kg

Stefano Leveratto, maratoneta morto a 44 anni: persi 50 kg

GENOVA – Lo aveva promesso al papà sul letto di morte: “Se continui così morirai, prenditi cura di te”. Era il 3 dicembre del 2011 quando Stefano Leveratto cominciò un duro allenamento, dieta e corsa, che in quattro anni lo avrebbe portato a perdere 50 kg. Venerdì 4 dicembre Stefano è morto all’improvviso: a trovarlo ancora a letto sono state la mamma Luly e la sorella Simonetta, preoccupate perché il maratoneta non si era presentato ad un pranzo di famiglia e non rispondeva al telefono. Aveva 44 anni.

Una morte sospetta secondo la Procura di Genova che ha aperto un fascicolo di indagine: l’ipotesi è che la dieta seguita dall’uomo fosse troppo drastica e alla fine il suo corpo abbia ceduto. Al medico legale, il pm ha chiesto anche gli esami tossicologici: il sospetto è che Stefano avesse fatto uso di pillole dimagranti. Ma per la sorella Simonetta è assolutamente da escludere: “Stefano non ha mai preso alcun farmaco – assicura al Secolo XIX– Se è dimagrito tanto, lo ha fatto grazie alla corsa e tanto sacrificio. Aveva paura persino dell’aspirina”.

Eppure nella sua casa non sono stati trovati medicinali sospetti: solo qualche integratore e barrette energetiche come quelle che si trovano al supermercato. Stefano non aveva mai avuto problemi di salute: era in forma e regolarmente era tenuto a sottoporsi a controlli medici così come previsto per i maratoneti in vista delle gare.

La polizia ha sequestrato anche il suo computer e il tablet per cercare eventuali tracce di prodotti acquistati online. Ma la sorella Simonetta è sicura: non troveranno nulla. “Non ha mai preso nulla, potrei metterci la mano sul fuoco – giura – Aveva cambiato vita, questo è vero, ma si era tuffato con grande impegno nel mondo dello sport. Era un ragazzo meraviglioso, stupendo. Non finirò mai di essergli grata per quello che ha dato a me e a mia madre”.