Strage di Erba, sì della Corte d’Appello al processo di revisione per Rosa e Olindo

L'udienza del primo marzo servirà per discutere, per la prima volta, se approfondire e come alcuni temi centrali nel processo, quindi davanti ai giudici ci sono tre strade: assoluzione, condanna, inammissibilità.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Gennaio 2024 - 14:51
strage di erba

foto ANSA

Ci sarà la revisione del processo sulla strage di Erba. La Corte d’Appello di Brescia ha emesso un decreto di citazione a giudizio nei confronti di Rosa Bazzi e Olindo Romano, per la prima udienza del processo di revisione. A riportare la notizia è La Repubblica, secondo cui l’udienza è stata fissata per il prossimo 1 marzo.

La revisione del processo

L’istanza di revisione era stata inviata a luglio scorso dalla procura generale di Milano, con parere negativo sulla riapertura delle indagini, definita “infondata nel merito” per l’assenza di nuove prove decisive. Il tribunale di Brescia ha però deciso diversamente. I legali di Olindo e Rosa, Fabio Schenbri e Luisa Bordeaux, presentarono a ottobre scorso l’istanza di revisione di condanna per i coniugi in base a supposti nuovi elementi tali da portare a un proscioglimento.

I legali dei coniugi affermano di aver allegato consulenze, audio e video: secondo la difesa di Olindo e Rosa le modalità della morte di Valeria Cherubini sarebbero incompatibili con la tesi di colpevolezza. Inoltre ci sarebbero altri elementi, come le intercettazioni ambientali sul letto d’ospedale di Frigerio, uno studio sull’energia elettrica nella casa della strage, e addirittura un testimone mai sentito dagli inquirenti.

L’udienza del primo marzo servirà per discutere, per la prima volta, se approfondire e come alcuni temi centrali nel processo, quindi davanti ai giudici ci sono tre strade: assoluzione, condanna, inammissibilità.

La strage di Erba

La strage di Erba (Como) avvenne l’11 dicembre 2006. Ci furono quattro morti: Raffaella Castagna, il figlioletto Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, restò gravemente ferito. A salvarlo fu in realtà una malformazione congenita alla carotide che gli evitò la morte per dissanguamento. La strage avvenne nell’abitazione di Raffaella Castagna, in una corte ristrutturata nel centro della cittadina. L’appartamento fu dato alle fiamme subito dopo. Olindo Romano e Rosa Bazzi furono condannati all’ergastolo nel 2007.