Terremoto nel Nordest: scossa 4,5 tra Belluno e Pordenone

Pubblicato il 9 Giugno 2012 - 08:29 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un terremoto di magnitudo 4.5 è stato registrato alle 4 di mattina nella zona delle Prealpi Venete. La conferma arriva anche dall’ Ingv. Tra i Comuni più vicini all’epicentro, Lamosano, Pieve d’Alpago e Tambre, in provincia di Belluno, e Barcis, Cimolais, Claut ed Erto, in provincia di Pordenone.

La scossa ha provocato allarme ma nessun danno nel Friuli occidentale, secondo la Protezione civile veneta. La località più vicina all’epicentro in regione risulta quella di Claut (Pordenone) ma numerose chiamate da tutta la provincia sono giunte ai vigili del fuoco e all’ente locale, senza che tuttavia siano stati segnalati danni a persone o a cose.

A Pordenone e provincia numerose persone sono scese in strada, impaurite, al momento della scossa. Sono però rientrate poco dopo, una volta constatata l’assenza di danni.

Paura ma nessun danno anche a Belluno e provincia. La Protezione civile del Veneto non ha finora raccolto indicazioni dall’area su danneggiamenti causati dalla scossa. Solo a Chies d’Alpago il sindaco ha segnalato la caduta di qualche comignolo, ma nessun danno a persone.

SCOSSA ISOLATA – Si è trattato di una scossa isolata, quella di magnitudo 4.5 avvenuta alle 4:04  nella zona delle Prealpi Venete. ”E’ stato un terremoto singolo, del quale finora non si sono registrate repliche”, ha detto il funzionario di sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Francesco Mele.

La zona del bellunese colpita oggi dal terremoto e’ quella compresa fra le province di Belluno (con i comuni di Chies D’Alpago, Pieve D’Alpago e Tambre) e Pordenone (con Cimolais, Claut, Erto e Casso). La faglia che si e’ attivata si trova a circa 10 chilometri dal sistema di faglie alla base delle Alpi e a circa 50 chilometri a Ovest della faglia responsabile del terremoto del 1976 in Friuli.

Complessivamente quella colpita dal terremoto oggi ”e’ un’area soggetta a terremoti”, ha osservato il sismologo. ”Oggi – ha aggiunto – e’ colpita da piccole sequenze sismiche, ma in passato sono avvenuti terremoti importanti”.

NESSUN DANNO A CHIES – Momenti di panico, timore per danni agli edifici ma alla fine, dopo i sopralluoghi, allarme rientrato. A Chies d’Alpago, 1.460 abitanti a est di Belluno, la scossa sismica della scorsa notte e’ ormai un episodio accantonato, al netto, naturalmente, del timore di possibili repliche.    ”C’e’ qualche cornicione che manifesta delle crepe, qualche copertura da verificare e qualche camino che puo’ cadere – spiega il sindaco, Loredana Barattin – ma nella sostanza di danni non si puo’ parlare. Ad essere un po’ piu’ critici sono alcuni rari vecchi edifici alle pendici del monte Teverone, ma anche in questo caso nulla di preoccupante”.

Il sindaco, che e’ stato contattato mezz’ora dopo la scossa dal capo dipartimento della protezione civile del Veneto, Roberto Tonellato, in queste ultime ore si e’ occupata prevalentemente di annotare le richieste di intervento del genio civile e dei vigili del fuoco giunte da cittadini insospettiti da crepe e scrostamenti di intonaci nelle loro abitazioni.