Veronica Lario vs Silvio Berlusconi/ Avvenire: “Abbraccio mortifero fra politica e spettacolo”. Il premier da Vespa: “Tutto falso”

Pubblicato il 5 Maggio 2009 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA

E adesso arriva lo “schiaffo del vescovo”. Il quotidiano dei vescovi  Avvenire pubblica un editoriale in prima pagina in cui va giù duro sulla vicenda Lario-Berlusconi perché «la politica e lo spettacolo, in un abbraccio mortifero, hanno dato nell’occasione il peggio di sé».

«Sappiamo che un uomo di governo va giudicato per ciò che realizza, per i suoi programmi e la qualità delle leggi che contribuisce a creare. Ma la stoffa umana di un leader, il suo stile e i valori di cui riempie concretamente la sua vita non sono indifferenti. Non possono esserlo. Per questo noi continuiamo a coltivare la richiesta di un presidente che con sobrietà sappia essere specchio, il meno deforme, all’anima del Paese», scrive il giornale.

Premettendo che «a nessuno è lecito usare i disastri altrui come arma politica e a nessuno dovrebbe essere concesso di sguazzare là dove sono in gioco i sentimenti delle persone e la vita di una famiglia», Avvenire rileva che «ciò che farebbe ridere in una puntata del Bagaglino non può non preoccupare i cittadini che di tanto ciarpame alla fin fine farebbero volentieri a meno».

E ancora, si legge: «Non ci è piaciuto quel clima da scambio di “favorini” veri, falsi o presunti tra amici e amiche. E ci ha inquietato lo spargersi, tra alzatine di spalle e sorrisetti irridenti o ammiccanti, di un’altra manciata di sospetti sulle gesta del presidente del Consiglio. Il sospetto per chi gestisce la cosa pubblica può essere persino peggiore della verità più scomoda. E comunque, prima o poi, arriva il momento del conto».

In serata, ospite di Porta a Porta, il premier si è lanciato all’attacco dell’opposizione e dei giornali: «È tutta colpa della sinistra e della sua stampa – dichiara, nel corso della registrazione della puntata odierna di Porta a porta – che non riescono ad accettare la mia popolarità al 75%. E, visto anche o stato in cui la sinistra è ridotta, ha cominciato con attacchi personali fondati sulla calunnia».

E fra le calunnie, Berlusconi mette al primo posto quella sui suoi rapporti con Noemi Letizia e la sua famiglia: «È una menzogna che frequento minorenni. Il padre di quella ragazza mi aveva chiamato perchè voleva un appuntamento con me e voleva parlarmi: queste cose usciranno domani in un intervista a “Chi”».