Ztl Bologna. Alessandra Nava, 4 multe in 15 minuti. Ne contesta tre e vince

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Aprile 2015 - 10:22 OLTRE 6 MESI FA
Ztl Bologna. Alessandra Nava, 4 multe in 15 minuti. Ne contesta tre e vince

Ztl Bologna. Alessandra Nava, 4 multe in 15 minuti. Ne contesta tre e vince

BOLOGNA – Ha attraversato, dice senza accorgersene, un varco Ztl. Ed è stato multato. Fin qua tutto normale. Il punto è che la malcapitata, l’avvocato Alessandra Nava, di multe a casa se n’è viste arrivare quattro. Tutte in 15 minuti. Racconta infatti il Gazzettino che Nava, una volta entrato nell’area Ztl ha girato un p0′ con la sua auto per trovare parcheggio e che in appena 15 minuti è stato fotografato ben tre volte.

Così l’avvocato ha scelto di pagare una delle multe, la prima, quella che riteneva legittima (perché l’infrazione c’è stata) e ha contestato le tre successive. E ha vinto. Una sentenza che, come spiega Giuliano Pavan sul Gazzettino, può fare da apripista a ricorsi analoghi.

Lo scorso mese di dicembre l’avvocato Nava si trovava a Bologna per lavoro e, nel cercare parcheggio nei pressi del Tribunale, ha oltrepassato il varco Ztl senza accorgersene. Girando nei pressi del Palazzo di giustizia è stata ripresa per altre quattro volte dalle telecamere del Comune e a gennaio le sono state notificate 5 sanzioni, per la stessa infrazione al codice della strada, per un totale di oltre 500 euro di multa. Il legale ha pagato la prima sanzione, avvenuta alle 10.07, ma ha deciso di contestare le altre in quanto elevate rispettivamente alle 10.14, 10.15, 10.19 e 19.22, ovvero nell’arco di appena quindici minuti.

Affidatasi all’avvocato Falcomer, l’avvocato Nava ha contestato che le multe successive alla prima fossero «un’ingiusta moltiplicazione di un comportamento fattuale unitario», decidendo di ricorrere contro il Comune di Bologna.

Quindi la vittoria:

Il ricorso, in punta di diritto, ha dato però ragione alla «vittima» in quanto la guidatrice non è mai scesa dall’auto e le infrazioni sono state commesse nella stessa via. Motivo per cui la violazione doveva considerarsi unica, e unica la condotta.