Usa. Chiede film porno in carcere: “Soffro di sindrome masturbatoria cronica”

Pubblicato il 4 Luglio 2011 - 16:06 OLTRE 6 MESI FA

DETROIT (USA) – E’ in carcere con l’accusa di aver rapinato una banca. Un reato per cui, in linea teorica, rischia una condanna all’ergastolo. La preoccupazione di Kyle Richards, in prigione nelle galere di Macomb County sembra però un’altra.

In prigione il ragazzo, 21 anni, sembra anche poterci stare. A condizione, però, che dietro le sbarre arrivi il materiale pornografico di cui Richards ha scritto di avere bisogno.

Il giovane, infatti, si è rivolto al tribunale spiegando di soffrire di una sorta di sindrome da “masturbazione cronica”, malattia per cui ha  bisogno di soddisfarsi guardando materiale pornografico. In prigione, però, video a luci rosse e similari sono ammessi solo in rari casi. Spiega il sito Gawker che dietro le sbarre può arrivare qualche copia di Penthouse o di Playboy. E poco altro.

Per l’ossessionato Richards non è abbastanza. Così ha preso carta e penna spiegando al tribunale di Detroit che è una questione di diritti umani. Il suo ricorso è formalmente in corso ma le speranze, per il detenuto, non sono molte. Tre casi analoghi, infatti, sono stati respinti con una parola: “Frivolezze”.

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