Iran: impedito un raduno dell’opposizione. Arrestata e liberata la figlia dell’ex presidente Rafsanjani

Pubblicato il 20 Febbraio 2011 - 20:36 OLTRE 6 MESI FA

TEHERAN – L’opposizione iraniana ha cercato di tornare in piazza oggi a Teheran, ma e’ stata fronteggiata da un massiccio schieramento di forze di sicurezza che e’ subito intervenuto per disperdere i manifestanti, arrestando anche brevemente Faezeh Hashemi, figlia dell’ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani. I siti dell’opposizione hanno parlato di scontri, lancio di lacrimogeni e almeno un morto, ma le autorita’ hanno smentito assicurando che la capitale e’ rimasta calma.

Nessuna conferma in loco sugli avvenimenti e’ possibile, perche’ ai giornalisti stranieri e’ fatto divieto di recarsi a coprire i raduni che non abbiano ottenuto il permesso delle autorita’. Secondo l’agenzia Irna, Faezeh Hashemi, che nel 2009 era stata arrestata due volte in manifestazioni contro la rielezione alla presidenza di Mahmud Ahmadinejad, e’ stata fermata oggi mentre incitava ”con slogan provocatori” gli oppositori a manifestare. Successivamente l’agenzia Fars ha usato parole irridenti dando la notizia del rilascio della donna.

La figlia di Rafsanjani, ha scritto, e’ stata rimessa in liberta’ dopo che ha spiegato che si trovava in zona ”per comperare dei vestiti”, mentre in occasione di un precedente arresto aveva detto che ”era andata a comprare un panino”. Rafsanjani aveva appoggiato nelle elezioni del 2009 il candidato moderato Mir Hossein Mussavi, poi diventato uno dei leader dell’opposizione, e aveva duramente criticato la repressione delle proteste di piazza. Sui siti erano circolati negli ultimi giorni appelli di varie organizzazioni dell’opposizione a tornare a manifestare oggi nel settimo giorno della morte di due giovani rimasti uccisi negli scontri avvenuti il 14 febbraio scorso, quando il fronte anti-governativo era tornato in piazza dopo oltre un anno. Ma le autorita’ hanno avvertito che la polizia avrebbe reagito ad ogni tentativo di raduno.

Gli stessi siti hanno riferito che tentativi di manifestare vi sono stati in diversi punti di Teheran, oltre che in altre citta’, tra cui Isfahan e Shiraz. Ma le truppe anti-sommossa e i miliziani islamici Basiji, che presidiavano in forze Teheran, sono intervenuti per disperdere i manifestanti. La giornalista dell’Abc Christiane Amanpour, americana di origine iraniana, ha detto che negli scontri che sono seguiti almeno un manifestante e’ rimasto ucciso. L’agenzia semi-governativa Fars ha smentito la notizia citando un alto funzionario governativo. ”Nonostante gli sforzi dei nemici che volevano fomentare la tensione in Iran, non e’ accaduto niente”, ha affermato il capo della polizia, Esmail Ahmadi-Moqaddam.

I leader dell’opposizione, Mussavi e Mehdi Karrubi, sono praticamente agli arresti domiciliari da diversi giorni, ma oggi Karrubi ha diffuso attraverso il suo sito Sahamnews una nuova dichiarazione in cui sfida la magistratura a celebrare un processo pubblico nei suoi confronti. ”Non vacillero’ nella difesa dei diritti del popolo e rimarro’ al suo fianco fino all’ultimo momento”, ha aggiunto l’ex presidente del Parlamento.

Da parte sua, la Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, e’ tornata a manifestare sostegno per quelli che ha definito ”movimenti popolari islamici” in Egitto, Tunisia e altri Paesi arabi e ha accusato gli Stati Uniti di complottare per mettere alla guida dell’Egitto un altro ”Faraone” dopo l’uscita di scena del presidente Hosni Mubarak.