Trovato borsone a 200 chilometri da Los Roques: era sull’aereo di Missoni

Pubblicato il 28 Gennaio 2013 - 09:10| Aggiornato il 7 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Quel borsone lo ha trovato un turista tedesco circa due settimane fa: era abbandonato su una scogliera a Curaçao, isola protettorato olandese a 200 chilometri da Los Roques. Le distanze, in questa storia, sono importanti perché quel borsone che conteneva un’attrezzatura da kite surf appartiene a un turista italiano, Giorgio Neri, ed era sull’areo scomparso a Los Roques e sul quale viaggiava anche Vittorio Missoni con la compagna e altri amici. Non Neri, però, che a Caracas è arrivato con un aereo partito qualche minuto più tardi.

Il 4 gennaio dall’isola maggiore dell’arcipelago, Gran Roque, partono due aerei a breve distanza: sul primo viaggia Vittorio Missoni, sul secondo Giorgio Neri. Ma il secondo è talmente colmo di turisti e bagagli che il pilota chiede al collega del primo aereo di trasportare il borsone di Neri. Poi l’aereo di Missoni, con persone e bagagli, sparisce misteriosamente nel nulla. Per questo, quando giorni fa riceve un’email dal turista tedesco che ha trovato il suo borsone, Neri non crede alle sue orecchie e contatta la famiglia Missoni. Quel borsone ritrovato è un’indicazione importante: era sull’isola di Curaçao, a 200 chilometri di mare da Los Roques. Dell’aereo scomparso non si nulla, ad eccezione degli ultimi movimenti fatti dal pilota prima che il segnale cessasse. Lo racconta il Corriere della Sera:

Un radar militare svela qualcosa di più preciso. Si vede la traccia dell’aereo. Improvvisamente c’è una controsterzata verso Ovest. Poco dopo l’aereo entra in un cumulo nembo. In quel momento l’Islander si trova a 5.000 piedi d’altezza (1.500 metri, più o meno) in direzione della pista di Caracas dove deve atterrare. La traccia sparisce dopo la virata. Cosa è successo in quei pochi secondi? La ricostruzione più attendibile è che l’aereo abbia perso velocità molto rapidamente, da 220 nodi a 60, per rallentare a 20, velocità alla quale è impossibile volare. Quindi l’aereo stalla, si avvita verso il mare nel giro di 30-40 secondi. La traccia sparisce. Nei giorni seguenti viene battuto palmo a palmo tutto il tratto di costa venezuelana sul quale si pensa che possano approdare i resti, ma non si trova nulla. Ogni sforzo sembra essere vano.

Ora le ricerche ripartiranno da qui, da Curaçao.