New York, Irene è arrivato. Città deserta, primi morti sulla East Coast

Pubblicato il 28 Agosto 2011 - 08:49 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – L’Uragano Irene “è arrivato”, ma non è più uragano: è stato infatti declassato a tempesta tropicale. L’annuncio è stato dato la sera del 27 agosto (la notte tra il 27 e il 28 in Italia) dal sindaco di New York Michael Bloomberg. E mentre le prime piogge si sono abbattute a ridosso della Grande Mela, l’uragano ha già fatto le prime vittime sulla East Coast: 7, 8, 9 morti, gli organi di informazione americani stanno “giocando al rialzo” in queste ore sul primo tragico bilancio.

 

I morti. Un uomo è morto dopo essere stato colpito da un albero divelto dal forte vento. Un altro è morto per un attacco cardiaco mentre stava attaccando pannelli di legno sui vetri della sua casa per proteggerli dai venti. Il terzo è rimasto coinvolto in un incidente stradale, pare, causato dall’uragano. Un bambino di 10 anni è morto a Newport in Virginia, schiacciato da un albero sradicato.

Sempre in Virginia è morta una donna che aveva cercato rifugio in macchina, ma la sua vettura è stata colpita da un albero. Altre tre persone, riferiscono i media americani, dovrebbero essere morte in un incidente stradale in North Carolina.

L’appello di Bloomberg. Il sindaco di New York, Bloomberg, ha parlato in diretta tv, invitando tutti i newyorchesi ad abbandonare le proprie case e a non commettere atti imprudenti: ”Da questo momento la situazione peggiorera’. Il tempo per evacuare e’ finito. Andare a casa e restare a casa”.

Bloomberg ha quindi invitato a prepararsi a eventuali blackout. La ConEdison decidera’ nelle prossime ore se staccare o meno l’elettrica’ nelle aree a rischio della citta’ in caso di inondazioni a causa dell’uragano Irene. ”Usate torce e se usate le candele fate attenzione”

Pioggia battente. Nelle ultime ore infatti le condizioni meteorologiche sulla Grande Mela sono vistosamente peggiorate. La pioggia si fa sempre piu’ battente e il vento sempre piu’ forte. La citta’ ha assunto un aspetto davvero spettrale: nessuno per le strade e i grattacieli poco illuminati.

Intanto la chiusura della metro e’ stata completata. E sacchi di sabbia sono stati messi all’entrata di molte stazioni della metropolitana che e’ stata chiusa al pubblico alle 12.00 di sabato 27 agosto, le 18.00 in Italia. Le autorita’ avevano gia’ detto che ci sarebbero volute ore per mettere in sicurezza i mezzi. Si tratta del primo stop della metropolitana a causa di un fenomeno naturale.

Niente luce. Una delle principali preoccupazioni resta quella di un black out generale. Gia’ 8.300 residenti di Staten Island sono rimasti senza luce a partire dalle 2 del mattino. Resta alto anche l’allarme inondazioni, con il livello dell’East River e dell’Hudson visibilmente aumentato.

Salvati sul kayak. Incuranti degli allarmi, due uomini a bordo di due kayak si sono avventurati nel porto di New York. E sono stati poi salvati dopo la richiesta di aiuto: intorno alle 19.00 ora locale, all’una del mattino di domenica 28 agosto in Italia, i due hanno chiamato il 911, l’omologo del 113, e sono stati recuperati.

Un’azione ”imprudente” afferma il sindaco Michael Bloomberg, che invita ad avere giudizio. ”In gioco c’e’ la vita anche di altre persone, quelle in prima fila dei soccorritori. Abbiamo bisogno di forze e non possiamo perdere uomini per ”azioni imprudenti”, evidenzia Bloomberg. I due uomini, di 34 e 35 anni, sono di Staten island e le autorita’ non hanno diffuso i loro nomi.