Somalia: 5 decapitati, 15 persone uccise. C’è l’ombra di al Shabaab

Pubblicato il 21 Aprile 2010 - 15:32 OLTRE 6 MESI FA

«Abbiamo visto i corpi senza testa di cinque uomini» ha detto un abitante di Mogadiscio, che ha indicato come esecutori della strage i militanti integralisti di al Shabaab. I cadaveri decapitati appartengono a cinque costruttori edili, impegnati nei lavori per la nuova sede del Parlamento della capitale somala, osteggiato dai ribelli di al Qaeda nell’area.

Nel centro del Paese invece quindici persone sono rimaste uccise. I seguaci del gruppo terrorista che controllano gran parte del centro-sud della Somalia, non sono nuovi a violenze di questo tipo.

Intanto, almeno una quindicina di persone hanno perso la vita in scontri tra gruppi islamici rivali nel centro del Paese, vicino alle città di Gal’ad e Masagawa. Lo hanno comunicato gli uomini della milizia islamica filo-governativa somala Ahlu Sunna Waljamaca, precisando di avere ucciso 15 miliziani di al Shabaab e di avere perso negli scontri due uomini. «E’ stata una vera e propria carneficina, con sangue e corpi nelle strade, e anche nella boscaglia», ha raccontato Muse Hoshow, residente a Gal’ad.