WASHINGTON – Scandalo ammissioni in alcuni dei più prestigiosi college degli Stati Uniti. La Procura di Boston ha accusato le università, tra cui Yale, Georgetown, USC e Standford, di aver accettato mazzette da ricchi imprenditori e star di Hollywood per far ammettere i loro figli. Tra questi spunta il nome di Felicity Huffman, famosa per il ruolo di “Desperate Housewife”, e Lori Loughlin, protagonista di Summerland, entrambe arrestate il 12 marzo.
La procura di Boston ha incriminato 50 persone, tra cui coach e counselor privati accusati di aver ricevuto milioni di dollari per aiutare gli studenti ad essere ammessi come atleti a prescindere dalle loro abilità accademiche o sportive. Al centro del giro di corruzione, secondo l’accusa, c’è una società di lucro per l’ammissione ai college fondata nel 2007 e basata a Newport Beach, California: The Edge College & Career Network, nota semplicemente anche come ‘The Key’.
Gli inquirenti ritengono che la società veniva pagata da genitori ricchi e potenti per aiutare i loro figli a superare con la frode gli esami di ammissione e per confezionare credenziali sportive. William Rick Singer, il proprietario della società, è stato incriminato con le accuse di crimine organizzato, riciclaggio, ostruzione della giustizia e cospirazione per frodare gli Stati Uniti. Tra gli accusati anche un designer di moda e un avvocato di fama. Il procuratore del distretto del Massachusetts, Andrew E. Lelling, ha definito il caso lo scandalo il più grande del genere mai perseguito dal dipartimento di giustizia.
Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, la Huffman e il marito William H. Macy avrebbero pagato mazzette per 15mila dollari per far ammettere il figlio al college. Cifre che emergono da una intercettazione di cui gli agenti federali dicono di essere in possesso. La Loughln e il marito invece avrebbero pagato 500000 dollari per far reclutare le figlie nella squadra di canottaggio della USC, anche se le ragazze non partecipavano alle attività. In questo caso le prove allegate alla documentazione di oltre 200 pagine raccolte dalla Procura sarebbero le mail che l’attrice aveva inviato dal suo indirizzo di posta.
Fonte The Wall Street Journal