
(Foto Ansa)
E anche negli ultimi sette giorni il pianeta Terra ha continuato a ospitare le follie umane: abbiamo letto del tipo che per 28 anni ha guidato senza patente né assicurazione, del detenuto che ha tentato di approfittare del funerale della nonna per fuggire, del dottore che si è finto parente del presidente della Repubblica per cercare di diventare primario e poi anche della neo sindaca che ha tentennato — e non poco — davanti alla fascia tricolore. Ma andiamo a vedere la consueta classifica delle cose più folli avvenute in settimana.
La top ten dei brividi
Al decimo posto l’uomo che per ventotto anni ha guidato senza patente né assicurazione. Ma la notizia è un’altra: la vicenda non è avvenuta in Italia.
Al nono il detenuto che ha approfittato del funerale di sua nonna per tentare la fuga. Fermato, è stato ricondotto immediatamente nel carcere di Ferrara. Sarà stata la nonna, dall’alto dei cieli, a vendicarsi per il poco rispetto mostrato.
Poco più su troviamo lo studente che ha falsificato quasi 900 biglietti aerei ed è riuscito a ottenere 86mila euro dalla Regione Sicilia. Futuri politici crescono.
Al settimo posto il dottore che si è finto parente del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per auto-raccomandarsi come primario di ospedale. Se davvero avesse avuto un parente così noto — magari in Fratelli d’Italia — forse ora sarebbe ministro.
Al sesto la coppia di sposi che si è tuffata nella Fontana di Trevi ed è stata multata. “Per farlo in regola avremmo dovuto pagare 3mila euro, con la multa 450”, si sono difesi. Un’ottima sintesi del pensiero italico.
Poco più su Donald Trump, che in settimana ha rifilato il “trattamento Zelensky” anche al premier sudafricano Ramaphosa. Se continua così, sarà difficile convincere qualche altro presidente a mettere piede alla Casa Bianca.
Al quarto posto l’aeroporto di Comiso, in Sicilia. Costato, si dice, più di 30 milioni di euro, ora è più o meno deserto. Niente di nuovo. Anzi, non è nemmeno così tanto rispetto a tante altre utilissime opere pubbliche tricolori.
Al terzo il video della sindaca neoeletta di Merano che si è tolta la fascia tricolore durante l’insediamento. Nessun problema: basterebbe, in fondo, rinunciare alla carica. O almeno allo stipendio.
Al secondo posto il nuovo e drammatico rapporto Istat: salari giù del 10% in cinque anni. Che sarà mai. Anche i prezzi sono scesi. O no?
Al primo posto il chiacchiericcio incredibile dietro le nuove indiscrezioni sulla vicenda di Garlasco. Se gli italiani cercassero brandelli di verità nelle dichiarazioni dei politici con lo stesso entusiasmo con cui scrutano le parole dei protagonisti dell’omicidio della povera Chiara Poggi, forse oggi avremmo una classe politica degna della scuola di Atene.