Trichet a Berlino da Strauss, obiettivo: convincere i leader tedeschi ad aiutare Atene

Pubblicato il 28 Aprile 2010 - 12:25 OLTRE 6 MESI FA

Mercoledì nero per l’economia europea. I mercati dell’Ue sono in sofferenza, mentre si teme il contagio dopo il declassamento del rating di martedì 27 aprile di Atene e Lisbona. Trichet è volato in missione diplomatica a Berlino per affrontare il nodo del salvataggio della Grecia una volta per tutte. Il momento è delicatissimo, l’urgenza è massima, bisogna fare in fretta e bene.

Il presidente della Bce,  scrive l’agenzia Bloomberg, incontrerà a mezzogiorno il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn. I due francesi son investiti di quella che gli analisti già chiamano la missione impossibile: convincere i leader del parlamento tedesco ad appoggiare gli aiuti ad Atene.

Intanto il Fondo monetario internazionale sta valutando la possibilità di stanziare altri 10 miliardi di euro di aiuti finanziari oltre i 45 già erogati per tenere sotto controllo la crisi del debito di Atene. «Le negoziazioni vanno avanti bene e non c’è alcun dubbio sulla necessità della ristrutturazione del debito – ha indicato il presidente stabile della Ue Herman Van Rompuy -. Lo scopo è attivare il piano congiunto che mette insieme Eurogruppo, Bce, Fmi e, ovviamente, il governo greco». Un portavoce di Van Rompuy ha precisato che le trattative sul piano di aiuti «stanno continuando: sono sulla strada giusta e non si tratta della ristrutturazione del debito». In altri termini, non ci sono «questioni» sul debito in relazione al pacchetto finanziario di sostegno in discussione.

Oggi per la prima volta da quando esiste l’euro il rendimento dei tassi dei titoli di Stato di un paese dell’Eurozona, la Grecia per l’appunto, ha superato l’11%. Si tratta dei titoli di stato greci a 10 anni che, tra l’altro, hanno fatto registrare oggi un differenziale rispetto ai titoli di stato tedeschi fino a 847 punti base dai 690 di martedì, livello massimo dal 1996. Nel frattempo il rendimento del biennale ellenico è schizzato al 24,2% (15% nella vigilia), segnando un differenziale rispetto al titolo tedesco di 2.340 punti base (con un incremento di oltre 1.400 punti base rispetto alla chiusura).

Il Cds (la sigla sta per credit default swap ed è un accordo tra un acquirente ed un venditore per mezzo del quale il compratore paga un premio periodico a fronte di un pagamento da parte del venditore in occasione di un evento relativo ad un credito, come ad esempio il fallimento del debitore, cui il contratto è riferito) sui cinque anni della Grecia si è allargato a 865,4 punti base dagli 823,8 di martedì sempre rispetto all’equivalente tedesco. Un valore che, spiegano gli esperti, riconosce ormai al 50,3% la probabilità di un fallimento della Grecia.

Per contrastare possibili speculazioni la Consob greca ha vietato per due mesi le vendite allo scoperto alla Borsa di Atene. La decisione fa seguito al declassamento deciso martedì dall’agenzia di rating S&P che ha tagliato il rating della Grecia a «junk» (spazzatura). La vendita allo scoperto è un’operazione finanziaria che consiste nella vendita, effettuata nei confronti di uno o più soggetti, di titoli non direttamente posseduti dal venditore.