Hp sotto indagine per tangenti da otto milioni di euro in Russia

Pubblicato il 16 Aprile 2010 - 13:11 OLTRE 6 MESI FA

Per un contratto da 35 milioni di euro avrebbero pagato tangenti per otto milioni, ovvero una mazzetta quasi del 25 per cento.  A pagare la maxi tangente sarebbe stato il gruppo americano Hewlett-Packard per una fornitura di computer alla procura generale della Federazione Russa, paradossalmente proprio gli uffici incaricati dei casi di corruzione.

Il contratto. Il contratto Hp, sul quale la firma del funzionario russo appare illegibile, risalirebbe al 2003. Un elemento di difesa per la società statunitense che ha sottolineato alle autorità come oggi stia cooperando con le indagini e abbia iniziato anche una sua indagine interna, oltre ad aver già compiuto una sorta di epurazione, per cui la maggior parte dei dipendenti coinvolti nel caso non è più nell’azienda.

L’accusa. L’accusa, per una decina di persone in Germania e in Svizzera è di evasione fiscale, è di riciclaggio di denaro e creazione di fondi neri. In base alla legge tedesca potrebbero quindi essere sequestrati i profitti giudicati illeciti.

Secondo informazioni fornite dal quotidiano Wall Street Journal le bustarelle sarebbero passate grazie a un complesso sistema informatico attraverso una rete di società e di conti bancari, transitando dal Belize alla Nuova Zelanda, dalla Gran Bretagna alle isole Vergini per confondere e disperdere le loro tracce. Il tutto in un fitto giro di comunicazioni tra magistrati russi.

Sono in corso ora le indagini delle autorità di Berlino e di Mosca, che indagano ormai da mesi sul giro di bustarelle.  Le autorità tedesche, in particolare stanno indagando sulle attività di una controllata locale del gigante americano che sarebbe stata la responsabile della vendita.

La legge Usa. Indagini aperte anche dalla Security and Exchange Commission (Sec) in uno Stato, l’America, in cui la legge denominata “Foreign Corrupt Practice Act vieta proprio l’uso di tangenti per conquistare business all’estero. La Sec inoltre impone la trasparenza alle autorità quotate in borsa su significative indagini aperte a loro carico, mentre finora Hp non ha comunicato ufficialmente l’esistenza delle inchieste internazionali, limitandosi ad avvertire gli azionisti che in numerosi paesi “sono diffuse pratiche illegali che potrebbero danneggiare la sua attività e reputazione”.