Paul Krugman: austerità? Salasso inutile per l’Europa. L’Italia di “Full Monti” lo dimostra

di Antonio Sansonetti
Pubblicato il 12 Dicembre 2012 - 16:51| Aggiornato il 13 Dicembre 2012 OLTRE 6 MESI FA
Paul Krugman, editorialista del New York Times e premio Nobel per l’economia (Ap-LaPresse)

NEW YORK – Paul Krugman sul New York Times lo ha scritto chiaramente in poche righe dal titolo “L’Europa sanguinante”: l’Italia dopo un anno di cura Monti è la dimostrazione che le politiche di austerità sono fallimentari, portano solo alla recessione, mentre gli interventi decisivi sono quelli della Bce e la direzione di marcia da seguire è l’opposto del combinato di tagli e tasse in cui l’Europa sta perseverando, costringendo gli Stati più indebitati (come Italia, Grecia, Spagna, Portogallo) a sopportare inutili sacrifici.

Krugman, premio Nobel per l’economia, si dice sorpreso dalla “resilienza” dell’Europa, ovvero la sua capacità di piegarsi ma non spezzarsi, di ritrovare sempre un equilibrio dopo i traumi subiti. L’economista è sorpreso dalla “disponibilità dei Paesi più indebitati a sopportare delle sofferenze che sembrano senza fine, dall’abilità della Bce di fare quel poco che basta, sempre all’ultimo minuto, per calmare i mercati finanziari che appaiono sempre pronti ad esplodere”.

Ma “le politiche di austerità hanno fatto andare le cose esattamente secondo copione – un copione keynesiano, che è cosa ben diversa dal copione che aveva immaginato chi sostiene l’austerity”. Secondo l’editorialista del New York Times non c’è niente che riesca a far desistere i “responsabili tecnocrati” a  “far mandare giù again and again ai loro popoli la medicina amara dell’austerità, medicina che, again and again, continua a non produrre risultati”.

Dal generale Europa Krugman passa al particolare Italia: “L’ultimo caso in questione è l’Italia, dove Mario Monti – un bravo ragazzo, profondamente sincero – ha dovuto lasciare il suo posto prima del tempo perché, in ultima analisi, le sue politiche hanno mandato l’Italia in depressione (economica)”. E “per la cronaca, questo significa che l’Italia non avrà mai il full Monti“.

Krugman ironizza: “Quindi qual è la risposta? Mantenere la rotta, dicono gli eurocrati. Funzionerà da un giorno all’altro – la fata della fiducia sta arrivando! Kevin O’Rourke (economista, ndr) ha ragione: l’Europa è diventata quel continente in cui i tempi migliori sono sempre dietro l’angolo”. Leggi anche: Paul Krugman: la crisi del 1931 e quella del 2012.

L’austerità? Ha la stessa validità in economia di quello che valeva in medicina la cura medievale del salasso, secondo Krugman: “È come quella cura medievale con la quale si dissanguavano i malati per farli guarire dai loro mali, e quando la perdita di sangue li faceva stare ancora peggio, li si dissanguava ancora di più”.