Pensioni, ricalcolo Inps ferrovieri: 96% assegni superiori ai contributi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2015 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni, ricalcolo Inps ferrovieri: 96% assegni superiori ai contributi

Pensioni, ricalcolo Inps ferrovieri: 96% assegni superiori ai contributi

ROMA – Pensioni, ricalcolo Inps ferrovieri: 96% assegni superiori ai contributi. Il 96% delle pensioni dei ferrovieri del fondo speciale Fs in pagamento nel 2015 (vecchiaia e anzianità) subirebbero una riduzione se venissero calcolate con il metodo contributivo. E’ quanto emerge dall’operazione Porte aperte Inps: il 27% degli assegni se calcolato con il solo sistema contributivo (tanto hai messo di contributi, tanto ricevi) si ridurrebbe di oltre il 30%. Il fondo ha avuto nel 2013 un disavanzo di 4,2 miliardi.

Un esercizio numerico, quello dell’Inps, che fornisce il gancio contabile alla proposta del suo nuovo presidente Tito Boeri di ridurre, attraverso un prelievo di solidarietà in favore delle pensioni più povere, quella distanza, quello spread tra contributi versati e pensioni ricevute, sugli assegni attualmente in pagamento (circoscritto a quelli superiori ai 90mila euro, superficialmente note come pensioni d’oro).

Proposta che ha scatenato proteste (basta attingere sempre alla stessa fonte, i pensionati) e dubbi oggettivi sulla sua praticabilità costituzionale. Per non parlare del tradimento della parola data, della violazione del patto stato-contribuenti.

Boeri, che da presidente Inps può solo avanzare proposte, non ha, al momento, la solidarietà del governo Renzi che pure lo ha nominato per razionalizzare l’importante istituto: politicamente riaprire il vaso di Pandora delle pensioni è impraticabile, anzi, si ragiona su una modifica della riforma Fornero per consentire uscite più flessibili.

Fondo speciale in rosso. Nel Fondo speciale sono iscritti i dipendenti delle Ferrovie assunti prima del 1 aprile 2000, i dipendenti della Holding delle Ferrovie (assunti anche successivamente) e gli ex dipendenti FS (trasferiti per mobilità ad amministrazioni pubbliche) che hanno optato per il mantenimento dell’iscrizione al Fondo speciale FS. Il Fondo – spiega l’Inps all’interno di una scheda su ”Porte aperte” dopo quelle pubblicate sui piloti e sui dirigenti dell’industria – era già in rosso prima del suo passaggio all’Inps e, dal 1973, i suoi squilibri gestionali sono a carico del bilancio dello Stato.

Dal trasferimento della gestione in Inps i risultati economici annuali sono stati sempre negativi anche per il progressivo peggioramento del rapporto tra iscritti e pensionati, dovuto al fatto che i lavoratori assunti dalle società appartenenti alla Holding FS dopo il 1 aprile 2000 vengono iscritti al Fondo Lavoratori Dipendenti (FPLD) e non più al Fondo speciale.

La maggioranza degli assegni superiore del 20% ai contributi. Dalla scheda Inps emerge come, a causa delle regole sul pensionamento in passato più generose di quelle attuali, la maggioranza dei ferrovieri con pensioni liquidate tra il 2000 e il 2014 abbia importi di pensione superiori di almeno il 20% a quello che avrebbero avuto con il calcolo contributivo. In particolare il 36% gode di un importo tra il 20% e il 30% superiore, il 19% di un importo superiore tra il 30% e il 40% mentre l’8% ha importi superiori a quelli del contributivo del 40%. Solo il 2% ha importi inferiori di più del 10% di quanto avrebbe ottenuto con il metodo contributivo.

Le deviazioni dal contributivo sono più forti per chi va in pensione prima. ”Ad esempio – si legge nella scheda –  un ferroviere andato in pensione nel 2010 all’età di 59 anni (era ancora possibile con le quote età e anzianità) con una pensione lorda mensile di 3.240 euro percepisce una prestazione di 583 euro più alta di quella che avrebbe ottenuto con il ricalcolo contributivo; una persona andata in pensione all’età di 63 anni nel 2013 vedrebbe il suo assegno pensionistico ridursi di circa 335 euro passando da 3.525 euro lordi a 3.190.

Per la scheda sono state prese in considerazioni 50.000 pensioni (di persone andate in pensione dopo il 2000) che rappresentano un terzo delle pensioni del fondo. Al momento il Fondo eroga 151.000 pensioni di vecchiaia e anzianità (e anticipate) con un importo medio di 25.000 euro, 1.400 pensioni di invalidità/inabilità e 67.000 pensioni di reversibilità (14.000 euro in media). Nel 2015 le nuove pensioni di vecchiaia, anzianità e anticipate saranno 1.700 per un importo medio di 32.000 euro.