Musica: inaugurato a Bologna the "Schoenberg experience"

Pubblicato il 3 Dicembre 2011 - 00:14 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA, 2 DIC – Il primo concerto del progetto interdisciplinare 'The Schoenberg Experience', dedicato al padre della dodecafonia Arnold Schoenberg in occasione del 60/o dalla morte, ha ottenuto al teatro Comunale di Bologna un gran bel successo con anche alcune insistite richieste di bis e grida di 'Bravo, bravi'.

Il sovrintendente Fracesco Ernani gia' nell'intervallo salutava con l'esclamazione/domanda ''Gran bel Concerto!?''. Vero. Ottimo concerto. Non foss'altro perche' a guidarlo e' stato chiamato Lothar Zagrosek, uno dei piu' autorevoli direttori della musica del '900, o perche' l'Orchestra stessa del teatro Comunale viene considerata ormai da molti anni uno dei migliori complessi sinfonici italiani.

Eppure la serata, alla quale ha assistito la figlia del compositore Nuria, non puo' essere archiviata solo con note positive. Anzi. La settecentesca sala del Bibiena del teatro di Piazza Verdi puo' accogliere circa 850 persone: secondo una tradizione ormai consolidata quando il Comunale programma musica del '900 e piu' in generale musica contemporanea il pubblico che solitamente per altre proposte la riempie, per la maggior parte ignora questi eventi.

E cosi' anche questa volta nonostante la presentazione in pompa magna nei giorni scorsi, in sala c'erano circa 300 spettatori. Di questi, almeno la meta' non pagante (organizzatori, invitati, qualche giornalista): una vera catastrofe per un teatro che non puo' permettersi neppure 'il lusso' di far stampare i cartelloni per promuore l'evento. Nelle vetrine esterne al teatro erano esposti infatti i pieghevoli della rassegna, illegibili se non con lente d'ingrandimento. In tempi di crisi, queste proposte sono lussi che forse non ci si puo' piu' permettere, anche perche' l'incasso al botteghino forse non basta neppure per pagare l'elettricita' e il riscaldamento per aprire la sala.

Dal punto di vista prettamente musicale la locandina della serata di questo primo concerto di 'The Schoenberg Experience' (un progetto che coinvolge la maggior parte delle istituzioni musicali e culturali di Bologna) proponeva un lungo excursus nella produzione del compositore viennese dalla giovanile 'Verklarte Nacht' del 1899 (un brano non ancora dodecafonico), alle 'Variazioni Op.31' (vero e proprio manifesto, invece, di quella pratica), fino a 'Un sopravvissuto di Varsavia', un brano del 1947 (Schoenberg e' morto nel '51) in cui viene rievocato, con l'intervento di un attore-voce recitante (Enrico Fink, nell'occasione) lo sterminio nazista del ghetto di Varsavia, un'opera di grande impegno civile ''il piu' grande monumento nella musica e nei suoni alla Shoah che sia mai stato realizzato'', come e' stato definito.

A completamento della serata un brano bachiano orchestrato da Schoenberg. Come anteprima al concerto nel pomeriggio il foyer Rossini del Comunale ha ospitato un incontro tra il consulente artistico del teatro Nicola Sani e la figlia del compositore durante il quale Nuria (vedova di Luigi Nono) ha raccontato come nei pezzi del padre c'e' sempre ''l'espressione di emozioni e non una semplice formula matematica: sono un compositore dodecafonico e non del metodo dodecafonico, diceva papa'''. E infatti in alcuni brani molti studiosi hanno trovato degli errori riguardo alla composizione dodecafonica: ''A questi mio padre rispondeva che a lui il pezzo suonava meglio cosi'''.