Multe sempre più salateme autovelox, così i Comuni (e NU) salvano i bilanci, in un anno + 400 milioni una stangata Multe sempre più salateme autovelox, così i Comuni (e NU) salvano i bilanci, in un anno + 400 milioni una stangata

Multe sempre più salateme autovelox, così i Comuni (e NU) salvano i bilanci, in un anno + 400 milioni una stangata

Multe salva bilanci. I comuni hanno un bilancio in rosso? Niente paura: ci pensano le multe inflitte agli automolisti a risolvere il grave problema.

Le cifre dimostrano che la situazione è tutt’altro che rosea a scapito di chi è al volante di una macchina o di un camion. Dunque, è il ministero degli Interni a dare i numeri, non un qualsiasi sondaggio che non ha il carisma dell’ufficialità. Sentite: nel 2022 le contravvenzioni sono aumentate di 400 milioni, pari al 38 per cento in più rispetto al 2021. Grazie a ciò,  sono stati incassati 1,44 miliardi in più rispetto all’anno precedente.

Sono numeri che lasciano perplessi e imbestialiscono quanti la macchina la usano non per andare a fare una passeggiata ma per raggiungere il posto di lavoro. 

Sotto accusa sono prevalentemente gli autovelox, cioè quegli ingegni (perfidi) che testimoniano l’eccesso di velocità, diverso a seconda delle zone e delle strade che si stanno percorrendo. 

Ora, nessuno vuole essere contrario a questo “infernale attrezzo”, perché spesso e volentieri gli incidenti più gravi avvengono quando si è spinto troppo sull’acceleratore. Tutto ciò non va bene ed è giusto e sacrosanto che chi trasgredisce venga punito. Però, quello che effettivamente fa imbestialire chi guida è che talvolta, se non spesso, gli autovelox sono piazzati dietro un edificio o in maniera che non si possano vedere.

Cito un episodio di cui sono stato testimone oculare. Anche al mio paese di origine (in Calabria)  il comune si era attrezzato per combattere la velocità, ma, guarda caso, l’apparecchio era stato messo dietro una curva per cui era impossibile vederlo anche per un guidatore scrupoloso. Attenzione: non stiamo parlando di velocità che superano i cento all’ora, ma che vietano di andare oltre i quaranta. Ragione per cui anche se hai trasgedito la norma per un paio di chilometri, la mannaia scatta lo stesso e la multa è assai salata.

Sono in molti a ritenere che tutto sia orchestrato dai comuni in deficit. I danari che arrivano nelle casse sono soldi liquidi che possono davvero salvare una giunta dal fallimento. 

E’ vero che nei comuni lontani,  dimenticati (in specie a sud del Paese), Roma non risponde quasi mai quando si bussa a quattrini. Ma è anche vero che talvolta  si spendono somme di una certa entità per manifestazioni di poco interesse culturale. 

Che fare allora? Il sindaco e la giunta debbono assolutamente risanare il bilancio e se non ci pensa la provincia, la regione o il governo centrale è necessario trovare un marchingegno che faccia arrivare presto quegli euro indispensabili per andare avanti. “Non è giusto”, affermano gli automobilisti che si servono della macchina per lavorare.

“Quindi, questo significa che spetta a noi risanare una piaga assai diffusa”. Molti sindaci si sono ribellati ed hanno posto le loro ragioni. Primo: è falso che noi mettiamo gli autovelox in modo che non si possano vedere per ingannare chi guida. Secondo: si puniscono solo quei signori che trasgrediscono in maniera evidente e quindi pericolosa il codice della strada.

Comunque sia, il problema è per ora senza soluzione e, probabilmente, sarà risolto quando le casse dello Stato non  piangeranno più come al giorno d’oggi. Per il momento, bisogna avere pazienza e tenere gli occhi bene aperti per non farsi beccare dall’autovelox e passare una giornata molto nervosa. In specie se quei danari sarebbero serviti per arrivare alla fine del mese.

Dulcis, si fa per dire, in fundo: attenti a parcheggiare davanti ai cassonetti anche se non date fastidio a nessuno. Passa un dipendente della nettezza urbana, magari fuori orario, e zac, sono anche 150 euro di multa (e quanti ne vanno di premio allo zelante spazzino per le multe che spara?).

 

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