Festa delle donne, l’Emilia offre ai dipendenti lo show sulle mestruazioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Marzo 2014 - 10:41| Aggiornato il 9 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA
Festa delle donne, l'Emilia offre ai dipendenti lo show sulle mestruazioni

Vasco Errani (LaPresse)

ROMA – La Regione Emilia Romagna festeggia la Festa della donna con un giorno d’anticipo, forse perché l’8 marzo è sabato, offrendo gratis ai dipendenti, in orario di lavoro, uno spettacolo teatrale sulle mestruazioni: Corpus impuri, in scena, presso la sede della Regione a Bologna, il 7 marzo, venerdì, a quanto riferisce Andrea Zambrano sul Giornale.

Mentre i consiglieri, travolti dall’inchiesta sui rimborsi facili, faticano anche so­lo ad offrire un caffè, la Regione per la Festa della don­na non ha badato a spese e ha invitato tutti i dipen­denti e i collaboratori ad una piece sulle mestruazio­ni. Va in scena in Regione lo spettacolo Corpus Impuri. Paga tutto Errani, anche le due ore di assenza dal lavoro dei dipendenti che potran­no­compilare un modulo apposito e vedersi così cor­risposte le due ore come se avessero lavorato. Solo che questa volta non c’è la corazzata Potëmkin, ma uno spettacolo, che dice di raccontare un «fenome­no naturale e censurato, evitato come la più vergo­gnosa delle colpe».

Un corpo impuro, dove però il principale bersaglio è proprio la Chiesa che «come le altre religioni monoteiste ha considerato il corpo mestruato un corpo impuro».Peccato che l’ideadel sesso come qualche cosa di meccanico sia l’offesa peggiore per una donna.Ma che la piece sia anticatto­lica lo prov­a anche la allucinata e subliminale anali­si dell’autrice che si chiede come mai «la ferita del co­stato di Gesù assomiglia a un sesso femminile».

Evi­dentemente da Freud in poi il mondo è tutto o un enorme fallo o una gigantesca vagina. Lo spettacolo andrà in scena oggi e non domani, 8 marzo. Per for­za: con il giorno di riposo a disposizione in quanti di­pen­denti si sarebbero presentati all’alta performan­ce culturale? Resta da capire: chi sarà il coraggioso che si alzerà e pronuncerà l’epica frase che rese cele­bre Fantozzi: «Per me, è una ca…ta pazzesca». Forse non basteranno i canonici 90 minuti di applausi.