Giustizia, Alfano: “La riforma la facciamo per gli italiani non per Berlusconi”

Pubblicato il 5 Marzo 2011 - 14:51 OLTRE 6 MESI FA

Angelino Alfano

AVEZZANO (L’AQUILA) – Una riforma per i cittadini e non per il premier, basata su “tre principi cardine”. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha confermato che la prossima settimana presentera’ in Consiglio dei Ministri la riforma della giustizia che ”contiene tre principi cardine”.

”Accusa e difesa devono essere alla pari e quindi devono essere giudicati da un giudice imparziale. Oggi pm e giudici si danno del tu e hanno stessi uffici e uguale Csm”, ha spiegato il ministro, indicando la strada della separazione delle carriere nel corso del suo intervento al convegno di Noi Riformatori, in corso ad Avezzano.

”Se un magistrato sbaglia – ha proseguito -, come per i medici e gli avvocati deve esserne responsabile”. L’ultimo cardine, ha indicato il ministro, è la riforma del Csm perché ”se la magistratura deve essere autonoma dai poteri, deve essere anche senza nessuna influenza interna e, quindi, devono essere giudicati da un organismo terzo”.

Per fare la riforma della giustizia, annunciata gia’ nel prossimo Consiglio dei Ministri, il ministro Alfano ha spiegato che ”serve una riforma costituzionale con un lungo percorso”. Quindi il ministro, intervenendo al convegno di Noi Riformatori in corso ad Avezzano, ha voluto sottolineare che ”si arrivera’ verso la fine della legislatura e quindi nessuno puo’ dire che il governo fa questa riforma per farne beneficiare Silvio Berlusconi. Entrerà in vigore fra anni e il nostro obiettivo è che serva ai cittadini italiani”.