ROMA – Il Comune di Firenze nega il patrocinio al Toscana Pride che si terrà a Siena il 16 giugno, ma apre al riconoscimento dei figli delle coppie omosessuali. Dopo la bocciatura nell’ultimo consiglio comunale, con i voti di Pd, Fi e Fdi, alla richiesta di Sinistra, Mdp, M5S di sostenere formalmente anche con l’invio delle bandiere di Palazzo Vecchio la parata, già patrocinata dalla Regione, stamani il sindaco Dario Nardella ha annunciato che Palazzo Vecchio procederà “a partire da oggi al riconoscimento dei figli di coppie omosessuali attraverso la trascrizione nei registri dell’anagrafe con l’indicazione di tutti e due i genitori, qualunque sia il tipo di pronuncia giudiziaria alla base. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Ovvero qualunque sia il giudice, italiano o straniero”.
Mentre, per quanto riguarda il mancato patrocinio dell’amministrazione al Pride, parlando con l’ANSA, ha sottolineato come “la presenza del Gonfalone alle manifestazioni con piattaforme politiche è sempre stata valutata come inopportuna: il Gonfalone rappresenta tutta la città ed è presente nelle occasioni formali istituzionali. Altra cosa è la posizione politica dell’amministrazione comunale e l’impegno attivo a favore dei diritti, come dimostrato oggi, e con il dialogo concreto con le famiglie arcobaleno, che proprio oggi incontrano gli assessori Funaro e Gianassi”.
Il Comune non aveva concesso il patrocinio anche all’edizione del Pride 2016 a Firenze e a quella di Arezzo l’anno scorso, sempre affermando il principio di sostanziale “difetto di istituzionalità della manifestazione”. Due anni fa comunque in piazza a Firenze con il popolo arcobaleno scesero anche Nardella e alcuni assessori. Anche se dette luogo a polemica, la presenza, proprio in quei giorni del Gonfalone di Palazzo Vecchio a un incontro di amministratori locali in Vaticano con Papa Francesco. Certo è che lunedì scorso, in Consiglio comunale, il Pd, principale partito di maggioranza, ha rigettato con un certo mal di pancia, insieme a Fi e Fdi, la richiesta di Sinistra e M5s di patrocinare l’evento. Non è mancato chi tra i consiglieri dem, ha optato per il non voto, mentre altri sono usciti dall’aula.
“Stanno con la destra che attacca i gay”, avevano criticato le opposizioni. Proprio in quelle ore il parlamentare di Fdi Giovanni Donzelli si scagliava contro la manifestazione sostenendo che il manifesto dell’evento, di fatto, “promuovesse la poligamia e l’incivile pratica dell’utero in affitto”. Oggi, sul mancato patrocinio Paola Concia, assessore al turismo di Firenze, sposatasi nel 2011 a Francoforte con la sua compagna Ricarda, preferisce non parlare. “Non commento. Io andrò al Pride – dice – ma certo il riconoscimento dei figli di coppie omosessuali da parte del Comune annunciato oggi dal sindaco è una notizia molto positiva”.