Pro memoria per interrogatorio a Berlusconi: “Minetti incensurata, Barbara poliziotta…Perché signor Presidente?”

di Riccardo Galli
Pubblicato il 7 Marzo 2011 - 15:13 OLTRE 6 MESI FA

“Perché, signor Presidente, diede alla giovane Karima el Mahroug, meglio nota come Ruby, 187mila euro in tre mesi, cioè 60mila euro al mese circa. Se, come lei sostiene, non si trattava di un corrispettivo per delle prestazioni sessuali, per quali ragioni diede alla ragazza tale somma?” E, se non era in cambio di sesso, per quale lavoro il nostro Primo Ministro ritiene un compenso equo circa 2mila euro al giorno, molti, moltissimi lavoratori sarebbero fortemente interessati a saperlo. Se anche questo fu un “atto di buon cuore” perché Berlusconi, che pure ha una disponibilità economica praticamente illimitata o comunque inimmaginabile per un comune cittadino, decide di regalare 180mila euro a una ragazzina e non donarli ad enti di ricerca, associazioni caritative, enti benefici o magari allo Stato, o perché non decide con un beau geste di non incassare lo stipendio da primo ministro? Avrà forse frainteso il nostro presidente la massima di Mao “colpirne uno per educarne cento”, avrà forse pensato il Cavaliere che la logica “educativa” potesse essere applicata alla ricchezza e che quindi, forse per osmosi chissà, coprire d’oro una ragazzina potesse essere utile a tutti i bisognosi e non solo alla ragazza che aveva di fronte? Domande che rimarranno probabilmente senza risposte, ma domande le cui risposte avrebbero di certo un valore nel processo che vedrà il nostro Premier sul banco degli imputati. Ci sono però anche delle altre domande che, quasi certamente, un pm non porrebbe mai a Berlusconi perché irrilevanti dal punto di vista giudiziario. Irrilevanti si per il processo, ma comunque interessanti.

Dal computer di Barbara Guerra, una delle Olgettine, sono state recuperate alcune foto che documentano spezzoni delle serate di Arcore e non solo. Immagini che sono allegate agli atti processuali ma che, come ha sempre detto il procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, non sono “processualmente rilevanti”. Ci sono istantanee di una cena con il direttore del Tg4 Fede, Florina Marincea, Marianne Puglia e altre amiche e amici la sera di sabato 3 marzo 2010 nella casa di Lele Mora, in viale Monza 9. Niente di imbarazzante, se non la prova della conoscenza tra le varie persone. Ma ci sono anche scatti più piccanti, 9 per l’esattezza, che “da un esame Metadati inoculati nei files risultanti gli scatti fotografici – è scritto nella relazione della polizia – si evince che le immagini sono state ritratte utilizzando un iPhone il 24 ottobre 2010 a partire dalle ore 4,51 sino alle ore 4,56”, cioè in piena notte. “Da una verifica circoscritta a tale data e orario, emerge che l’utenza in uso alla Guerra quel giorno impegna la cella ubicata in Arcore, via Buonarroti”, ovvero all’indirizzo di Villa San Martino. Ebbene, scrivono gli agenti, “nel prosieguo delle analisi si riscontravano numerose istantanee che ritraggono la Guerra, da sola, nuda in varie situazioni” e, tra le immagini, ce n’è una che ritrae un bacio tra donne abbastanza osé. Nel file “Immag0130.jpg” “la stessa Guerra si scatta un’istantanea con una finta divisa Police nera, con cappello con visiera e nella mano sinistra un paio di manette ai polsi. La divisa comprende una camicetta scura, apparentemente in lattex, con una generosa scollatura”.

Signor Presidente, se non si trattava di giochi erotici, e visto che il carnevale era già passato, che ci faceva la Guerra a casa sua vestita da poliziotta con una divisa in lattice e le tette al vento? E signor Presidente, ci consenta un’ultima domanda, ci tolga almeno questa curiosità, ma la camera da letto con il letto disfatto e le sue foto da giovane sulle mensole riprese nelle foto, è la sua? E il lettone, è quello di Putin?