Quote latte, l’ipotesi dei pm: “Soldi delle multe alla Lega?”. Sentito Zaia

Pubblicato il 15 Maggio 2012 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Nuove grane per la Lega Nord: secondo ‘La Repubblica’ i magistrati di Milano avrebbero aperto un filone di indagini per corruzione e frodi fiscali ipotizzando che dietro il mancato pagamento delle multe per il latte prodotto in eccedenza dagli allevatori lombardi ci siano soldi finiti alla Lega o a suoi esponenti. Proprio su queste nuove indagini lunedì 14 maggio è stato ascoltato in Procura come teste il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, in qualità di ex ministro dell’Agricoltura e come persona informata sui fatti.

I magistrati di Milano ipotizzano, sempre secondo ‘Repubblica’, che dei 350 milioni di euro non versati dagli allevatori tra Milano e Torino per le multe sulle quote-latte, una parte sia finita a esponenti della Lega (o di altri partiti) per aver sostenuto le posizione degli allevatori di fronte all’Europa che li aveva multati e per aver chiesto ai vari governi che si sono succeduti la proroga dei pagamenti. L’ultima proroga era arrivata il 25 febbraio del 2011 grazie al governo Berlusconi: proprio per quella proroga la Commissione europea ha aperto a febbraio una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per il mancato versamento di 2miliardi all’erario europeo e classificando il Milleprorghe come un vero e proprio aiuto di Stato a favore degli allevatori.