Su Repubblica.it il cabaret Berlusconi road show del compleanno

Pubblicato il 2 Ottobre 2010 - 07:51 OLTRE 6 MESI FA

Repubblica tv porta in esclusiva il video che ha scatenato l’ultima polemica sulla testa tinta e impomatata di Silvio Berlusconi. Anche se tutti i capelli sono rimasti incollati, il coro di proteste sollevato nel paese è arrivato al cielo, anche perché Berlusconi si è addentrato nel terreno della bestemmia, andando a ferire i sentimenti religiosi di una parte rilevante di italiani, cosa che un mangia sondaggi come lui dovrebbe ben sapere, E anche laici e atei di una certa fascia sociale distinguono bene quel che è materia di fede da ciò che è semplicemente buon gusto.

Nel video ce n’è per tutti i classici bersagli di Berlusconi, dai giudici a Santoro, dai giornali ai pm (distinti in vista della separazione delle carriere), Ci sono apparenti novità: gli ebrei, ma in realtà questo è un classico del repertorio del cabaret Berlusconi. Manca Rosi Bindi, cui è dedicato spettacolo a parte.
Repubblica tv accompagna il video con sottotitoli e a lato con una lunga didascalia:
Roma, è passata la mezzanotte: un gruppo di giovani militanti del Pdl si ritrova sotto Palazzo Grazioli per una festa a sorpresa a Berlusconi che compie gli anni. Il premier scende in strada e improvvisa un comizio
LO SHOW:

1.Ho contro la sinistra, il centro, i giudici, i ”giornaloni”
C’è un complotto della magistratura di sinistra
Nel caso Mills, le fantasie del giudice De Pasquale (…)
Bisogna chiedere una commissione parlamentare

2.La sovranità popolare tradita
Se una legge non piace ai pm ha il destino segnato

3.Gli imprenditori della politica
trattano i partiti come imprese proprie …
Colleziono una storiella (e una ragazza) al giorno

4.Una barzelletta sugli ebrei

Non sembra però che il video comprenda l’intera esibizione del cabaret stradale.Fatta salva l’incapacità di chi lo voleva vedere tutto a fare funzionare bene il computer, sembra infatti che manchino i punti 3 e 4, sugli mprenditori e sugli ebrei.

Ce n’è comunque abbastanza per restare di sasso.

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