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Nancy Pelosi sfida Pechino e atterra a Taiwan accolta in pompa magna: l’ultima visita di leader Usa 25 anni fa

Nancy Pelosi sfida Pechino e atterra a Taiwan. La speaker della Camera Usa Nancy Pelosi è scesa dalla scaletta del Boeing C-40C della Us Air Force appena atterrato al Taipei Songshan Airport accolta dal ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu, secondo la diretta streaming voluta dallo stesso ministero.

Nancy Pelosi sfida Pechino e atterra a Taiwan

Pelosi è la prima speaker a visitare l’isola dopo quella del del 1997 di Newt Gingrich. In prossimità dell’arrivo del suo aereo, l’iconico grattacielo della capitale, il Taipei 101, ha lanciato i banner luminosi: “benvenuta a Taiwan, grazie speaker Pelosi, Taiwan ama gli Usa”.

L’aereo della Us Air Force usato dalla speaker americana Nancy Pelosi per la sua missione in Asia è appena atterrato a Taipei, in base alla diretta streaming messa a punto dal ministero degli Esteri taiwanese.

I caccia cinesi in stato di allerta

I jet Su-35 fighter dell’Esercito popolare di liberazione (Pla) “stanno attraversando lo Stretto di Taiwan”.

E’ l’allerta dei media ufficiali cinesi che non precisano il loro numero. Cresce la tensione intorno alla possibile visita della speaker della Camera dei rappresentanti americana, Nancy Pelosi a Taiwan.

L’aereo Usa che l’ha portata in Malaysia ha lasciato la capitale Kuala Lumpur, in base ai media locali e al sito web di monitoraggio dei voli Flightradar24. A causa delle strettissime misure di misurezza, i media non hanno potuto verificare visivamente la presenza a bordo di Pelosi e della sua delegazione. Tuttavia, secondo il quotidiano dell’isola Liberty Times, Pelosi potrebbe arrivare in serata a Taipei dopo un volo di oltre quattro ore.

Allarme bomba in un altro aeroporto di Taiwan

Taiwan ha dovuto rafforzare le misure di sicurezza a causa di una minaccia di bomba all’aeroporto internazionale di Taoyuan, mentre la speaker è attesa a quello di Songshan, usato per fini civili e militari. L’Ufficio di polizia aeroportuale ha riferito di aver assegnato una squadra speciale per garantire la sicurezza sulla scia della minaccia, secondo cui tre ordigni esplosivi sarebbero stati collocati nell’aeroporto di Taoyuan.

Nessuna delle più alte cariche degli Stati Uniti d’America ha messo piede a Taiwan negli ultimi 25 anni e la possibile visita di Pelosi ha provocato una serie di dichiarazioni bellicose da parte di Pechino. Le Forze armate cinesi “non staranno a guardare”, ha avvertito il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, assicurando che il suo paese “prenderà sicuramente contromisure decise e forti a difesa della sovranità e integrità territoriale”.

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