Il Giornale attacca il Pd: “La sinistra trucca le primarie”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Ottobre 2013 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA
Il Giornale attacca il Pd: "La sinistra trucca le primarie"

Il Giornale attacca il Pd: “La sinistra trucca le primarie”

ROMA – Matteo Renzi, per Berlusconi la paura fa 90 e subito partono le “randellate”, per fortuna di carta,. Il Giornale di Paolo Berlusconi, fratello di  Silvio, dedica due pagine alle irregolarità che sono state segnalate nelle ultime settimane nelle primarie del Pd, dal Piemonte alla Sicilia.

A pagina 2 la denuncia: “Per miracolo si sono materializzate montagne di tes­sere last minute finite in tasca a migliaia di persone improvvisa­mente folgorate dalla passione politica”. A Torino i militanti raccontano che “Si è presen­tata gente ignara di tutto, non sapevano nemmeno chi e come votare”. Poi un resoconto del campionario delle irregolarità. A Catania è stato az­zerato il congresso provinciale per il numero esorbitante di tes­sere fantasma. Congres­so sospeso anche a Desiana, nel Vercellese. A Lecce, provincia-feudo di Massimo D’Alema, circolano 15 mila tessere a fronte di poco più di 4mila iscritti”.

A pagina 3 l’intervista al senatore Pd Stefano Esposito: “Ho visto anziani pagati per iscriversi e votare. Questo Pd mi ripugna”. E ancora: “Sono stati cammellati mili­tanti a Barriera di Milano e Van­chiglia. Ad Asti 220 nuovi tesse­rati, tutti albanesi. A Vercelli ha votato un tizio che due giorni prima su Facebook inneggiava a Mussolini. Si sono iscritti cen­tinaia di Laqualunque”.

Poi il j’accuse finale di Esposito: “Domenica c’era pieno di im­migrati peruviani, albanesi, ro­meni: cercano lavoro e un futu­ro, ma che ne sanno delle pri­marie Pd? Negli Anni ’70 Dc e Psi accalappiavano i meridio­nali con la speranza di un lavo­ro, e lo dico da uomo del Sud, mi chiamo Esposito. Mi ripu­gna che il “nuovo” si affermi con i metodi che ho sempre combattuto. I vecchi militanti, quelli che hanno fatto la storia della sinistra con le feste del­l’ Unità e i volantinaggi, si allon­tanano. Perché impegnarsi se poi arrivano a frotte centinaia di nuovi iscritti che non sanno nemmeno che cos’è il Pd? Mia moglie mi ha chiesto se non era ora che si iscrivesse anche lei. Stanne lontana, le ho detto”