Matteo Renzi, Sole 24 Ore: “Nessun veto sui tre sistemi allo studio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Gennaio 2014 - 09:03 OLTRE 6 MESI FA
renzi nessun veto

Matteo Renzi (LaPresse)

ROMA – Restano in campo tutte le proposte di Matteo Renzi, aperta la partita con Berlusconi ma l’incontro ci sarà solo ad eventuale accordo già chiuso.

Scrive Emilia Patta sul Sole 24 ore:

Non c’è bocciatura per nessuno dei tre modelli messi in campo da Matteo Renzi per arrivare nel più breve tempo possibile a una nuova legge elettorale ad effetto bipolare: anche il sistema spagnolo, quello giudicato nei giorni scorsi più a rischio stop da parte della Consulta, resta in piedi: i giudici costituzionali hanno infatti bocciato le liste bloccate ma specificando che ad essere illegittime sono solo le liste lunghe del Porcellum, relative a circoscrizioni molto grandi: «La disciplina in esame non è comparabile né con altri sistemi caratterizzati da liste bloccate solo per una parte dei seggi, né con altri caratterizzati da circoscrizioni elettorali di dimensioni territorialmente ridotte, nelle quali il numero dei candidati da eleggere sia talmente esiguo da garantire l’effettiva conoscibilità degli stessi e con essa l’effettività della scelta e la libertà del voto (al pari di quanto accade nel caso dei collegi uninominali)» (…)

Matteo Renzi, parlando ai vertici dei gruppi parlamentari riuniti in serata a Largo del Nazareno, lasciava non a caso in campo tutti e tre i modelli presentati: spagnolo con premio di maggioranza, Mattarellum corretto con il premio di maggioranza e infine il proporzionale con doppio turno di coalizione (il cosiddetto modelli dei sindaci) caro ad Angelino Alfano e al suo Ncd. «Ora possiamo, dobbiamo procedere spediti per riformare la legge elettorale, non ci sono più alibi», è il commento serale della responsabile Riforme del Pd Maria Elena Boschi. In realtà il gioco dell’oca di Renzi sulla legge elettorale, teso ad arrivare il prima possibile ad approvare una riforma, ritorna ora alla casella di partenza. Da una parte la strada dell’accordo con Silvio Berlusconi sullo spagnolo o sul Mattarellum corretto, accordo che lascerebbe fuori Alfano (…)