Saccomanni è sempre più a rischio, il Pdl “pensa a un rimpasto”, Stefano Feltri sul Fatto Quotidiano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Novembre 2013 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA
Fabrizio Saccomanni

Fabrizio Saccomanni

ROMA – Saccomanni è sempre più solo, dal Pdl arrivano, quotidiane, le richieste di dimissioni, Napolitano, sull’altro fronte, fa già fatica a difendere la Cancellieri senza dimenticare quella cena, quella, quella in cui il ministro dell’Economia viene intercettato da un lettore di Libero mentre parla male e ironizza su Berlusconi (e Francesca Pascale).

La campagna in sincrono – scrive il Fatto Quotidiano – di Libero e Giornale ha l’effetto di lasciar intendere, a destra, che la prestigiosa casella del ministro dell’Economia potrebbe presto liberarsi. Una poltrona utile da offrire sia ai “lealisti” schierati con il Cavaliere, nel caso il Pdl-Forza Italia resti in maggioranza, oppure ai “governisti”, quel pezzo di Pdl legato ad Angelino Alfano intenzionato a rimanere con Enrico Letta. Ma se la maggioranza dovesse riconfigurarsi, anche il Pd non resterebbe passivo: circola il nome di Pier Carlo Padoan, dell’Ocse, che Pier Luigi Bersani avrebbe voluto nel suo governo. Si parla anche il nome di Lucrezia Reichlin, economista, ex Bce e membro del cda di Unicredit, come ministro tecnico. Con Mario Draghi, storico sponsor di Saccomanni (lo avrebbe voluto come successore in Bankitalia), troppo preso dalla costruzione dell’unione bancaria per fare moral suasion in Italia, e Letta che predica un ottimismo incompatibile con il rigore dei conti, Saccomanni può contare su due soli appoggi forti tra i colleghi di governo: Maurizio Lupi, Infrastrutture, e Beatrice Lorenzin, Sanità. Il processo di approvazione della legge di Stabilità è ancora lungo, durerà oltre un mese. Fino all’ultimo voto la poltrona di Saccomanni è sicura. Poi, tutto può succedere.