Sprechi d’oro alla Corte Costituzionale. Anna Maria Greco, Il Giornale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2014 - 09:32 OLTRE 6 MESI FA
Sprechi d'oro alla Corte Costituzionale. Anna Maria Grego, Il Giornale

Sprechi d’oro alla Corte Costituzionale. Anna Maria Grego, Il Giornale

ROMA – “Sprechi d’oro alla Corte Costituzionale – scrive Anna Maria Greco del Giornale – 514mila euro per le auto blu”.

L’articolo completo:

Il palazzo della Corte Costituzionale è d’oro non solo per gli stipendi dei giudici co­stituzionali, che incidono per quasi 9 milioni sul bilancio di circa 64 previsto per il 2014. Pesano anche i costi della macchina istituzionale che serve al la­voro dei Quindici. E mentre infuriano le polemiche sui tagli del governo Ren­zi, ci si chiede se non debbano interessa­re anche questo organo costituzionale.
L’Alta Corte è una sorta di repubblica indipendente, con autonomia e gestio­ne domestica, spese enormi, 330 dipen­denti in tutto ( di ruolo e non), 44 carabi­nieri e 4 vigili del fuoco distaccati per la sicurezza, un suo presidio sanitario.
Nel personale, tra i 58 comandati da altre amministrazioni ci sono i magi­strati fuori ruolo, che aggiungono circa 1.300 euro netti al normale stipendio. Ognuno dei Quindici ha diritto a 3 assi­stenti e solo una minoranza è compo­sta da professori universitari. Dunque i magistrati sono circa 35. E hanno le spe­se pagate di viaggio anche se risiedono a Torino o a Messina e vengono a Roma per coadiuvare i giudici costituzionali. Alla Consulta si lavora una settimana sì e una no, perché è «bianca», quindi si può avere questo ruolo anche se si vive lontano dalla capitale.
«Indennità di Corte» è la parola magi­ca. Gonfia le retribuzioni di chiunque la­vori alla Consulta. Ecco perché entrare nel palazzo di fronte al Quirinale è mol­to ambito per le toghe, ma anche per im­piegati e funzionari dello Stato.
Nell’ultimo bilancio ammonta a 3 mi­lioni lordi l’anno l’indennità solo per il personale comandato da ministeri o al­tri uffici pubblici. C’è da considerare che anche il segretario generale, il cui stipendio annuo lordo è attorno ai 300mila euro, è un magistrato della Cor­te dei Conti.
In tutto i dipendenti sono 330, di cui 204 di ruolo:costano 27 milioni e 330mi­la euro l’anno di retribuzioni, spese per missioni (280 mila), uniformi (47 mila), formazione (52 mila), buoni pasto (319 mila)… Dentro a questa cifra ci sono an­che i 210mila euro per 4 collaboratori a contratto, che guadagnano 50 milioni lordi l’anno e 500mila euro per i 16 inca­ricati, che hanno compensi di 31mila e 250 euro l’anno.
Eppure, se si parla con chi lavora nel Palazzo della Consulta, assicura che gli stipendi non sono così d’oro come quel­li di Camera, Senato e Quirinale. Rima­ne il fatto che di privilegiati si può ben parlare, soprattutto in tempi di crisi e spending review .
Guardiamo il capitolo auto blu. Quel­le della Consulta, con 2 autisti a rotazio­ne per i Quindici e il segretario genera­le, non sono di proprietà ma a noleggio a lungo termine. In bilancio per questa voce, con assicurazione e parcheggi, fi­gurano 514mila euro, mentre 146mila se ne vanno per il carburante e 8mila per manutenzione delle autovetture. Secondo lo studio del consigliere per la Pubblica amministrazione di Matteo Renzi, Roberto Perotti, vuol dire 750 eu­ro al giorno per ogni illustre trasporta­to: «Costerebbe meno-dice l’economi­sta- far viaggiare i giudici in elicottero».
Altri 552mila euro servono per affitta­re macchine d’ufficio, come le stam­panti e servizi documentali; 252mila eu­ro per la struttura sanitaria ; 125mila per convegni, conferenze e cerimonie; 90mila per rilegatura libri e riviste; 32mila per traduttori e interpreti ; 24mi­la per convenzioni con Corti costituzio­nali straniere; 16mila per studi e semi­nari; altrettanti per spese di rappresen­tanza.