Moderna, terza dose aumenta 83 volte anticorpi contro Omicron. Ema approva vaccino Novavax

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Dicembre 2021 - 13:56| Aggiornato il 22 Dicembre 2021 OLTRE 6 MESI FA
vaccino moderna ansa

Vaccino Moderna, la terza dose (booster) aumenta di 83 volte gli anticorpi contro Omicron (foto Ansa)

La dose booster del vaccino a mRna Moderna nel dosaggio da 50 microgrammi attualmente autorizzato ha aumentato i livelli di anticorpi neutralizzanti contro la variante Omicron del virus SarsCoV2. L’aumento è stato di circa 37 volte rispetto ai livelli pre-boost. Con una dose di 100 microgrammi l’aumento di livelli di anticorpi neutralizzanti  è di circa 83 volte rispetto a livelli pre-boost.

Moderna, dati studio su pazienti vaccinati con booster: anticorpi aumentano 83 volte 

Sono i dati preliminari, annunciati dalla compagnia farmaceutica, che includono sieri di 20 riceventi il richiamo a ciascuna delle dosi considerate. La Società ha anche annunciato i dati di sicurezza e tollerabilità dello studio di Fase 2/3 per il booster da 100 da microgrammi.

Moderna annuncia vaccino Omicron: “Sperimentazione all’inizio del 2022”

L’azienda farmaceutica Moderna ha inoltre annunciato che continuerà anche a sviluppare un vaccino specifico contro la variante Omicron (mRNA-1273.529) del virus SarsCoV2, la cui sperimentazione clinica – afferma la compagnia – si prevede comincerà “all’inizio del 2022″.

Covid, Ema approva il vaccino Novavax

I dati di Moderna emergono nel giorno in cui Ema (l’Agenzia europea del farmaco) approva l’immissione in commercio condizionata nell’Ue del vaccino anti-Covid Nuvaxovid, prodotto da Novavax. Si tratta del quinto vaccino contro il virus del Covid autorizzato in Europa. 

Nuvaxovid, spiega Ema in una nota, è un vaccino a base di proteine e i dati esaminati dall’Agenzia Ue soddisfano i criteri Ue per efficacia, sicurezza e qualità.

Vaccino Novavax approvato da Ema: i due studi clinici

Due gli studi più grandi sul vaccino. Il primo, condotto in Messico e negli Stati Uniti, ha riscontrato una riduzione del 90,4% del numero di casi sintomatici di Covid-19 da 7 giorni dopo la seconda dose.

Anche il secondo studio, condotto nel Regno Unito, ha mostrato una riduzione simile del numero di casi sintomatici di Covid-19, con l’efficacia del vaccino all’89,7%. Presi insieme, prosegue Ema, “i risultati dei due studi mostrano un’efficacia del vaccino per Nuvaxovid di circa il 90%”.

“La sicurezza e l’efficacia del vaccino – conclude la nota – continueranno a essere monitorate man mano che viene utilizzato in tutta l’Ue, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell’Ue e ulteriori studi da parte dell’azienda e delle autorità europee”.  

Ema: “Novavax efficace, ma dati limitati su Omicron”

Gli studi principali su cui Ema si è basata per valutare il Nuvaxovid, studi in cui il vaccino mostrava un’efficacia del 90%, sono su ‘vecchie’ varianti e “attualmente sono disponibili dati limitati” sull’efficacia contro la variante Omicron. Lo rende noto l’Ema.

“Il ceppo originale di SARS-CoV-2 e alcune varianti preoccupanti come Alpha e Beta erano i ceppi virali più comuni in circolazione quando gli studi erano in corso – si legge in una nota dell’Agenzia – attualmente sono disponibili dati limitati sull’efficacia di Nuvaxovid contro altre varianti preoccupanti, incluso Omicron”.